L’utilizzo del conto corrente di tesoreria risponde a specifiche esigenze di investimento e di tracciabilità. A chi conviene e quali sono queste esigenze?
Il conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento si usa sia nella Pubblica Amministrazione, sia nelle imprese di medie dimensioni. Ecco perché.
Nella Pubblica Amministrazione
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Nella Pubblica Amministrazione, il conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento è obbligatorio per via della legge 483/93. La Banca D’Italia, dalla quale provengono poi tutti i conti di Regioni, Comuni ed Enti Pubblici in genere, è obbligata ad avere un conto corrente di tesoreria.
Da questo conto, partono tutti i pagamenti. Quindi, quando il Comune deve rimborsare un cittadino, invia un mandato di pagamento alla Banca D’Italia e invia una comunicazione al beneficiario. Questi, con documenti di riconoscimento e originale della comunicazione (anche se si consiglia di tenere sempre copia prima di portare originale allo sportello), si presenterà allo sportello della banca indicata sul mandato e provvederà a ricevere il pagamento in contanti (entro la soglia dei 1000 Euro), oppure tramite carta, quanto spetta.
Nelle imprese medio-grandi
Le imprese medio-grandi possono ottenere un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento inviando l’amministratore delegato alla banca di propria fiducia. Il conto non servirà per pagare i fornitori o le utenze (per quello, basta un semplice conto corrente).
Si tratterà, invece, di uno strumento per gestire gli investimenti in innovazione aziendale, oppure per la formazione del personale. L’azienda può pensare di investire questo denaro in altre occasioni (titoli di Stato, ecc.), in modo da avere qualcosa in più in caso di difficoltà.
Le aziende possono contare anche su gestionali offerti in banca, per poter ottenere il massimo da questi fondi, oppure offrire consulenze mirate per la gestione del fondo.
Come richiedere
Per richiedere un conto di questo tipo, l’azienda dovrà inviare diversi documenti. Quali sono?
- Visura della società, con data di costituzione, soci, ecc.
- Documenti di riconoscimento in copia di tutti i soci e dell’amministratore delegato.
- Documenti di riconoscimento in copia di chi si presenta a nome dell’azienda e a quale titolo (in teoria, l’azienda, invece dell’amministratore delegato, potrebbe mandare un avvocato di fiducia dei soci).
- I fondi da accreditare. In questo caso, si dovrà dare alla banca il numero di conto corrente da dove prelevare il denaro necessario.
- In caso di consulenze, la documentazione relativa ai campi di investimento, con quali obiettivi e con le proiezioni di guadagno e di rientro dall’investimento.
Quando vorrà inviare un pagamento, tramite gestionale l’azienda provvederà a emettere un mandato. Il beneficiario potrà quindi andare a ritirare dopo averne ricevuta comunicazione.
Come richiedere un pagamento alla Pubblica Amministrazione
I pagamento da parte della Pubblica Amministrazione non si richiedono andando in banca. La procedura si apre facendo richiesta all’ente che deve restituire del denaro. La domanda deve avere relativa documentazione, che la motivi.
A quel punto, è l’ente che utilizza il conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento e che fa pervenire, quindi, la documentazione a casa del beneficiario per ottenere eventuali rimborsi.
Come funziona la gestione dei pagamenti aziendali
Per quanto riguarda le aziende, anche qui, non si richiede un mandato di pagamento in banca. Si invia una fattura o più fatture in azienda, come qualsiasi fornitore. A quel punto, in base agli investimenti fatti, l’azienda provvederà con il mandato di pagamento.
Molte azioni si svolgono in automatico in questi casi. L’azienda, se ha disposto che la banca si occupi degli investimenti, non interverrà quando si dovrà inviare il denaro per investire secondo quanto già stabilito a monte, nel piano di investimento firmato. Quindi, il cassiere della banca andrà a dare disponibilità in base alle disposizioni già date senza dover attendere ulteriori autorizzazioni.
Lo strumento può essere una buona idea anche per le piccole imprese che hanno, però, la disponibilità di investire nei fondi.