Come si calcolano gli interessi di un conto deposito? Per conoscere il valore degli interessi corrisposti dall’istituto di credito sul deposito vincolato basta considerare il tasso al netto delle imposte previste sul prodotto sottoscritto. Il rendimento si calcola attraverso la moltiplicazione della somma in deposito per l’interesse netto riconosciuto; il tutto diviso per cento. Dal valore risultante è utile sottrarre i costi e le spese che si affiancano al conto.
Calcolo degli interessi di un conto deposito: come procedere?
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Il primo aspetto da tenere presente, prima di effettuare il calcolo, è che gli interessi spesso pubblicizzati dalle varie banche riguardano le cifre lorde, un valore che non corrisponde alla somma che il cliente vedrà riconoscersi materialmente sul vincolo della somma.
Per effettuare un calcolo degli interessi del conto deposito, il valore da prendere in considerazione è quello netto, ovvero il risultante delle varie detrazioni dovute alle imposte, ai costi previsti della banca e tutte le eventuali spese che possono essere applicate sull’investimento.
Se, ad esempio, abbiamo cinquemila euro su un conto deposito annuo, con un interesse netto del 3%, il calcolo può essere effettuato moltiplicando la somma di 5mila euro per tre e dividendo il risultato per cento. In questo caso avremo, dunque, un rendimento che si traduce in 150 euro all’anno.
Interessi conto deposito vincolato e svincolato
Il calcolo appena effettuato rappresenta un esempio di una situazione ”classica”. Ma le condizioni possono variare radicalmente nel caso di situazioni particolari.
Il conto deposito vincolato assicura un tasso di interesse ancorato ad un vincolo, ovvero ad un determinato periodo durante il quale la somma non può essere prelevata. Se il cliente rispetta questo fondamentale aspetto del contratto, non toccando i soldi, gli interessi del conto deposito riconosciuti saranno quelli massimi previsti dal contratto sottoscritto.
Nel caso in cui, per le proprie esigenze, l’utente decida di prelevare la somma in anticipo, la banca potrà applicare un valore degli interessi ridotto rispetto a all’ammontare massimo. Si tratta di una sorta di penale che ogni banca può prevedere per il mancato rispetto delle condizioni del contratto di deposito.
Valutare la presenza di un fattore di questo tipo, al momento della sottoscrizione di un conto deposito, è indispensabile per evitare di trovarsi impreparati o delusi successivamente. La diminuzione degli interessi è una condizione che caratterizza spesso i conti deposito vincolati perciò chi può avere la necessità di prelevare il proprio denaro, precedentemente alla scadenza, può orientare la scelta verso altre soluzioni maggiormente flessibili.
I conti deposito ‘liberi”, al costo di interessi mediamente inferiori alla media del mercato, possono offrire maggiori margini di libertà riguardo il prelievo della somma prima della scadenza del conto deposito.
Gli aspetti da valutare oltre ai rendimenti
Gli interessi rappresentano solo uno dei fattori da prendere in considerazione prima di scegliere la soluzione più conveniente ed adatta alle proprie esigenze. Come ogni strumento di investimento anche i conti deposito sono accompagnati da costi. Si tratta delle spese di apertura, chiusura del conto, di gestione e magari applicate al prelievo anticipato della somma.
Valutare questo aspetto prima della sottoscrizione di un conto deposito è fondamentale per orientare la propria scelta. Negli ultimi anni sempre più banche offrono i conti deposito praticamente a costo zero ed in alcuni casi sobbarcandosi anche l’imposta di bollo prevista dallo Stato.
Un altro aspetto da valutare riguarda le modalità di erogazione del rendimento. Gli interessi attivi netti, cioè il rendimento del conto deposito al netto delle spese, può essere erogato al termine del periodo della capitalizzazione. Quest’ultima può avvenire dopo un anno o attraverso altre tipologie come l’erogazione anticipata, ovvero alla stipula del conto, o a cadenza trimestrale.