Accedere ad un mutuo Inpdap è la scelta indicata per chi vuole coronare il desiderio dell’acquisto della prima o della seconda casa. Un passo senza dubbio importante per la vita di ognuno con ricadute importanti per alcuni decenni. Ma accedere ad un mutuo Inpdap non è facile; sono davvero tanti i punti da dover soddisfare. I servizi offerti in rete possono offrire una mano per orientarsi nella scelta, ma anche per il calcolo del mutuo Inpdap. Ma cos’è il mutuo Inpdap?
L’istituto nazionale di previdenza ed assistenza per i dipendenti ed i dirigenti pubblici era l’ente pubblico che, nato nel 1994, si occupava della previdenza per i lavoratori e gli ex lavoratori statali. Nel 2011, con decreto del 6 dicembre del 2011, il Governo ha deciso di sopprimere l’ente accorpando le funzioni all’Inps, nell’apposita sezione dedicata al settore pubblico.
Mutui Inpdap, come accedere
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I mutui Inpdap possono essere sottoscritti sia per l’acquisto della prima che della seconda casa, ma anche per gli interventi di ristrutturazione. Sono tanti i vantaggi riservati per i sottoscrittori dei mutui Inpdap. La durata dell’ammortamento parte da un minimo di dieci ad un massimo trentanni per un importo che non può superare i 300mila euro.
I mutui Inpdap non si discostano molto dai classici mutui ipotecari erogati dagli istituti di credito. Specifiche restrizioni, però, sono previste dal regolamento. Sono vietati, ad esempio, finanziamenti indirizzati all’acquisto di abitazioni considerate come “immobili di lusso“. L’accesso ai mutui Inpdap è, inoltre, riservato esclusivamente agli utenti regolarmente iscritti nella lista delle Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali. Sia i dipendenti pubblici che i pensionati possono accedere al servizio purché i primi abbiano un’anzianità di servizio pari ad almeno tre anni.
Altri precisi limiti vengono imposti sulla tipologia di lavoro svolto. In sostanza ad accedere ai mutui possono essere esclusivamente gli utenti che abbiano un contratto a tempo indeterminato e soprattutto che non sono in possesso di un altro immobile. È possibile sottoscrivere i mutui Inpdap anche nel caso in cui il mutuatario viva in un immobile con i propri genitori e voglia adibire ad abitazione una nuova casa.
L’importo erogabile può raggiungere il 100% del valore di perizia dell’abitazione mentre un’ulteriore opzione permette al mutuatario di aggiungere un’ulteriore liquidità pari a cinquemila euro da utilizzare per ripagare eventuali spese accessorie collegate alla sottoscrizione del contratto di mutuo. Insomma condizioni di favore; ma come si può effettuare un calcolo del mutuo Inpdap?
Il calcolo di un mutuo Inpdap, i passaggi fondamentali
Sono davvero tanti i parametri da tenere in considerazione per comprendere appieno il peso di un finanziamento sottoscritto con l’Inps Funzione Pubblica. Per effettuare un calcolo quanto più realistico possibile del mutuo, bisogna tenere in considerazione la durata dell’ammortamento previsto nel proprio contratto, aggiungere la motivazione per l’accensione del finanziamento (ad esempio l’acquisto prima casa) più il valore dell’immobile.
Per un mutuo Inpdap a tasso fisso dalla durata di venti anni, il mutuatario con un reddito annuale di 25.000 euro ed un valore dell’immobile pari a 200.000 euro, la somma richiesta non potrà superare i 169mila euro con spese di perizia pari a 407 euro. Gli ulteriori costi finanziabili ammontano, inoltre, a 4.592 euro. A queste condizioni si aggiungono le spese di amministrazione pari allo 0,50% dell’importo del mutuo erogato; una percentuale che corrisponde ad un costo di 845 euro ed un’imposta sostitutiva di 422,50 euro. Ma è l’importo della rata ad interessare ai futuri mutuatari con un costi di 1.040 euro. Ma come si effettua la richiesta di un mutuo Inpdap?
Come presentare la domanda per un mutuo Inpdap
Per accedere a questa particolare forma di finanziamenti, destinati ai soli dipendenti pubblici, è necessario recarsi sul sito ufficiale dell’Inps, nella sezione dedicata al settore pubblico. La richiesta, inoltre deve essere effettuata esclusivamente in determinati periodi dell’anno (dal primo al dieci gennaio, dal primo al dieci maggio e dal primo al dieci di settembre di ogni anno.) E’ indispensabile che la richiesta sia consegnata all’ufficio territoriale dell’Inps (ecco tutte le sedi di Roma, quelle di Milano e di Napoli). La competenza di quest’ultimo non è determinata dalla residenza dell’aspirante mutuatario, bensì dall‘ubicazione dell’immobile.
Nella domanda il richiedente si impegna a dover corrispondere una determinata somma forfettaria destinata alle spese di perizia. Alla richiesta vanno affiancate tipologie di documenti relativi all’immobile come la visura catastale, la planimetria ed una dichiarazione in cui il venditore chiarisca che la struttura sia immediatamente disponibile. È importante che a tutto ciò sia accompagnato anche un atto notarile nel quale venga sottoscritta l’assenza di trascrizioni che possano risultare pregiudizievoli sull’immobile oltre ad una copia del preliminare di vendita nella quale sia dimostrato il versamento di una quota pari al 5% del valore dell’immobile.
Alla sottoscrizione del mutuo Inpdap va affiancata la stipula di un contratto di assicurazione che copra la responsabilità civile per conto di terzi. Si tratta di una polizza che comprende un importo minimo assicurato pari ad un milione di euro ed interviene in caso di incendio, scoppio o caduta di un fulmine con un massimale che, in questo caso, è legato al valore del capitale che ancora deve essere rimborsato.