Mutui Inpdap

Chi puo richiedere il mutuo Inpdap

I mutui Inpdap, ora Inps, rappresentano dei classici mutui ipotecari utilizzati per l’acquisto di immobili attraverso un finanziamento di durata e condizioni variabili. Si tratta di forme di mutuo che vengono concesse esclusivamente a coloro che sono iscritti nel registro di Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali. Un fondo realizzato dall’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti delle Amministrazioni Pubbliche, l’ex Inpdap, con lo scopo di offrire dei servizi di credito ai dipendenti o ex dipendenti dell’apparato pubblico.

Il regolamento per l’accensione di un mutuo Inpdap riguarda anche precise condizioni sull’immobile sul quale ricade il contratto di mutuo. L’Ente, infatti, prevede l’accensione di mutui solo per le abitazioni che si trovino entro il territorio dello Stato italiano e che non rispondano alle caratteristiche prescritte per le abitazioni definite “di lusso”.

Mutui Inpdap: chi può accedere al servizio?

Come detto in precedenza i mutui sottoscritti con l’Istituto rispondono ad una precisa serie di regole. Innanzitutto il mutuatario deve essere in possesso di un’anzianità di servizio superiore ai tre anni di contribuzione. Gli iscritti, inoltre, devono avere contratto di lavoro a tempo indeterminato. Ma il regolamento non si ferma qui. Per accedere a questa forma di mutuo, infatti, il cliente ha l’obbligo di dichiarare il possesso di un’altra abitazione ed anche nel caso in cui uno dei componenti del proprio nucleo familiare sia già intestatario di un immobile. In questo caso il mutuo Inpdap non potrà essere sottoscritto.

Non sono esclusi, però, i giovani che, proprio attraverso l’accensione di un mutuo, intendano lasciare il proprio nucleo familiare per acquistare una casa nella quale vivere con la propria famiglia distinta dalla precedente. Un’altra categoria che può sottoscrivere questa particolare forma di mutuo agevolato è quella dei coniugi che, a seguito di un divorzio o di una separazione, siano rimasti privi della propria abitazione perché assegnata ad altri. Insomma condizioni stringenti da valutare attentamente da parte di chi si appresta a firmare un contratto del genere, oltre ad un controllo sui termini economici previsti.

Le condizioni previste nel mutuo Inpdap

Anche riguardo gli aspetti economici, le regole imposte dall’ex Istituto Nazionale per la Previdenza dei Dipendenti delle Amministrazioni Pubbliche sono particolarmente severe. La somma oggetto del contratto di mutuo non può superare il preciso limite dei 300mila euro. Si tratta di un tetto massimo che viene applicato anche nel caso in cui a richiedere il mutuo Inpdap sia una coppia di coniugi per lo stesso immobile.

La somma che l’Istituto dovrà corrispondere al mutuatario non dovrà essere superiore al 10% del valore stabilito a seguito della perizia. È possibile, inoltre, aggiungere un’ulteriore quota, non superiore ai cinquemila euro, destinabili alle varie spese che si aggiungono al momento della sottoscrizione del contratto di mutuo.

Il piano di ammortamento (leggi la guida), invece, può essere scelto tra quello offerti dall’Inps (ex Inpdap) e può avere una durata di quindici, venti, venticinque fino ai trentanni. Il pagamento della somma viene effettuata attraverso rate semestrali posticipate. Proprio al pagamento mensile del mutuo, vanno aggiunti gli interessi che, nel caso dei finanziamenti emessi dall’Inpdap, vengono decisi dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente attraverso le delibere approvate. Il tutto si traduce in condizioni che possono risultare davvero convenienti rispetto ai classici mutui dalle banche. Ma come si accede ai prestiti Inpdap?

Come fare la richiesta per il mutuo Inpdap

Accendere un contratto di mutuo con l’Istituto non è molto semplice. Il primo passo da realizzare è la compilazione di una richiesta online. Si tratta di un modulo che deve essere compilato, in ogni sua parte, sul sito dell’ex Istituto Nazionale di Previdenza per gli Amministratori e Dipendenti Pubblici nell’area apposita.

La richiesta può essere inviata all’Ufficio dell’Inps (Gestione dei Dipendenti Pubblici) competente nella propria zona solo in specifici momenti dell’anno: dal primo al dieci gennaio, dal primo al dieci maggio e dal primo al dieci di settembre. L’ufficio nel quale va presentata la richiesta di accensione del mutuo non dipende dalla propria residenza, ma dall’ubicazione dell’immobile sul quale ricade il contratto di mutuo sottoscritto con l’ex Inpdap.

I documenti da presentare all’Ente, oltre alla richiesta, sono una copia del preliminare di compravendita nella quale sia indicato il versamento di una percentuale del 5% del prezzo dell’immobile pagato dal mutuatario a titolo di acconto sull’acquisto dell’immobile. Altro documento che deve essere presentato è una dichiarazione, realizzata dal mutuatario, nella quale si precisa che l’immobile sia libero ed immediatamente disponibile.

Altri documenti che devono essere presentati al momento della richiesta di sottoscrizione di un contratto di mutuo con l’ex Inpdap riguardano i dati della casa: la visura catastale e la planimetria, un documento che attesti la titolarietà del venditore dell’immobile oltre ad un relazione, realizzata dal notaio, nella quale si precisa l’inesistenza di trascrizioni o iscrizioni pregiudizievoli sulla casa oggetto del mutuo.

Una volta presentata tutta la documentazione necessaria, l’Ufficio Territoriale o Provinciale dell’Istituto, una volta giunti i termini di ricevimento delle richieste, pubblica una graduatoria dei richiedenti. Quest’ultima prende in considerazione alcuni elementi riguardanti la specifica richiesta e le condizioni del mutuatario.

Sono la composizione del nucleo familiare e del reddito disponibile ad essere gli elementi principali presi in considerazione dall’Ente. Si tratta di elementi indispensabili per l’Inps per comprendere il reale bisogno del mutuatario di accedere ad un finanziamento per l’acquisto di un immobile.

Nel caso in cui il punteggio che prende in considerazione questi due aspetti, sia in parità per più di un richiedente, verrà considerata prioritaria la richiesta formalizzata dal mutuatario con un’età maggiore di iscrizione al registro della Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali. La graduatoria di coloro che possono accedere al mutuo ex Inpdap viene pubblicata sul sito ufficiale per la durata di quindici giorni. Nel frattempo gli utenti che non sono stati ammessi possono presentare un ricorso indirizzato al Direttore Regionale dell’Istituto che li esaminerà, prima di inviare l’intera documentazione all’Inps. A questo punto l’ente previdenziale pubblicherà, in via ufficiale, la lista degli utenti che potranno accedere al mutuo.

La stipula del contratto di mutuo

Appena ultimata la graduatoria, l’Istituto provvederà ad informare gli ammessi attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno, della possibilità di ricevere il finanziamento, entro un dato termine di tempo. A quel punto l’Ente comunicherà, infatti, anche le tempistiche per sottoscrivere il contratto. Il mutuatario ha sei mesi di tempo dal ricevimento della lettera per sottoscrivere il contratto di mutuo. Alla stipula del mutuo con l’ex Inpdap dovranno essere presenti: il mutuatario, un notaio che controlla la legittimità dell’atto ed un rappresentante dell’Istituto. Il contratto deve essere accompagnato da una serie di polizze assicurative in grado di coprire il rischio di incendio dell’immobile, fulmine e di scoppio.

Il mutuatario, per assicurare il pagamento del prestito sottoscritto con l’Istituto, concede a l’ipoteca volontaria di primo grado per un valore uguale al doppio del mutuo che è stato concesso. Insomma una serie di condizioni che rendono questa tipologia di mutuo conveniente, solo a determinate condizioni.

Il mutuo Inpdap conviene?

Questi contratti mostrano degli indubbi vantaggi rispetto agli altri mutui presenti sul mercato. È la difficoltà ad accedervi a rappresentare, però, il maggiore difetto. Avere tutti i requisiti previsti per questo tipo di finanziamento può essere, spesso, davvero difficile. I tassi di interesse, infatti, risultano notevolmente più bassi dei classici contratti stipulati con i soli istituti bancari con un valore che non supera il 4,15% per l’intera durata del finanziamento per quanto riguarda il mutuo a tasso variabile fissato al valore dell’Euribor, l’importo della rata si aggira, attualmente, al 3,75%.

In alcuni casi l’utente ha anche la possibilità di accedere alla cessione del quinto dello stipendio: una soluzione che, come descritto in questo articolo, permette di pagare in maniera più agevole il proprio contratto di mutuo, senza spese eccessive. Ma è la possibilità di sospendere il pagamento delle rate a rappresentare uno dei maggiori vantaggi di questa forma di mutuo. In sostanza, nel caso in cui il mutuatario non riesca a pagare le rate per un determinato periodo per le difficoltà economiche, può non pagare le rate. A questo punto il cliente può chiedere anche la rinegoziazione del mutuo a condizioni più agevolate usufruendo dei vantaggi previsti per i dipendenti pubblici.

Insomma il mutuo ex Inpdap risulta molto conveniente per coloro che vogliono coronare il sogno della propria vita acquistando un’abitazione senze le spese eccessive previste, invece, per altre tipologie di finanziamento. Le varie informazioni su questa tipologia di mutuo possono essere lette, in qualsiasi momento, sul sito ufficiale dell’Ente. Dal regolamento ai tassi applicati fino alle banche accreditate dall’Istituto per la realizzazione dei finanziamenti; le informazioni rese note sul portale dell’INPS nel settore della Gestione dei Dipendenti Pubblici da poco realizzata, sono sempre aggiornate.

La valutazione dei tassi di interesse è, però, di fondamentale importanza come anche la realizzazione di una serie di paragoni tra i vari mutui presenti sul mercato. Sottoscrivere un contratto di mutuo richiede una particolare attenzione anche per le varie polizze che l’Ente richiede di sottoscrivere accanto alla firma del finanziamento. Un’attenta analisi delle clausole permetterà anche la scelta migliore tra il tasso fisso e quello variabile; condizione che, nonostante i tassi agevolati, va attentamente valutata, anche per il mutuo Inps o ex Inpdap.

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