Come sottoscrivere il ”precontratto” e bloccare l’immobile da affittare
Indice dei contenuti
La continua evoluzione del mercato immobiliare ha portato, negli ultimi anni, allo sviluppo di nuove modalità di contrattazione. Un’ampiezza di proposte e di formula contrattuali che spesso può disorientare gli utenti. Oggi trovare il contratto di locazione che si adatta alle proprie esigenze è quindi un’impresa tutt’altro che semplice.
L’ampiezza del locale, il prezzo da pagare mensilmente e la location dell’immobile sono elementi che tutti gli aspiranti affittuari valutano con attenzione, prima di sottoscrivere un contratto di locazione. Una volta che l’utente riesce a trovare l’offerta che si adatta alle proprie esigenze può effettuare la proposta di affitto ”irrevocabile”, ma di cosa si tratta?
Proposta di affitto: cos’è e come funziona
Un funzionamento per certi versi simile al compromesso di vendita caratterizza questa particolare formula contrattuale. In sostanza il soggetto, realmente intenzionato ad affittare l’immobile, può contattare il proprietario realizzando, appunto, una richiesta nella quale specifica le condizioni a cui intende affittare l’immobile.
Il titolare della casa, a questo punto, può valutare la proposta ed accettarla firmando. Precisi obblighi ricadono, a questo punto, su entrambe le parti. Se l’aspirante affittuario si impegna ad entrare nell’immobile, sul proprietario ricade il preciso impegno di cederlo alle condizioni specificate nella proposta di affitto.
Questa formula si configura come un “precontratto” che si perfeziona solo nel momento in cui avviene l’accettazione da parte dei due soggetti. Gli effetti, a questo punto, sono inevitabili.
È importante tenere presente che gli effetti della proposta di affitto ricadono solo a seguito dell’accettazione da parte del proprietario dell’immobile; prima di allora nessun tipo di azione può essere intrapresa dall’aspirante affittuario.
Quando conviene avanzare una proposta?
Come detto le difficoltà di trovare un immobile che risponda alle esigente dell’affittuario sono, oggi, davvero numerose. Trovare l’appartamento “perfetto” rappresenta quindi un’occasione da non lasciarsi sfuggire. Il pericolo che il proprietario dell’immobile si accordi con un altro affittuario, durante la contrattazione, è costante perciò trovare un accordo che “blocchi” l’immobile rappresenta una sicurezza per l’affittuario.
La proposta di affitto va avanzata, quindi, subito dopo la visita all’immobile. Il tutto si perfeziona con il versamento di una caparra (leggi la differenza tra caparra cofirmataria e penitenziale) e attraverso un assegno intestato.
Insomma quella della proposta di affitto rappresenta un’occasione per l’affittuario che può ottenere la casa fin da subito e per il venditore che riesce a fittare il proprio immobile in poco tempo.
Proposta di affitto: le caratteristiche principali
La richiesta di locazione rappresenta una formula relativamente semplice, ma che comporta degli obblighi molto precisi.
Nel contratto da presentare al proprietario dell’immobile deve essere riportato, con precisione, l’obbligo di giungere ad un contratto definitivo. Il tutto può essere accompagnato dalla trascrizione della data entro cui giungere all’accordo. Un punto fondamentale che deve essere seguito da una descrizione precisa della casa da locare oltre ad una dichiarazione che l’immobile sia stato visitato e che sia piaciuto.
Anche l’importo mensile dell’affitto deve essere riportato come il tipo di contratto sottoscritto e la decorrenza prevista. Altri punti di fondamentale importanza sono: il versamento della caparra e l’importo che la caratterizza, la cauzione oltre al periodo di validità della proposta di affitto.
Gli effetti della richiesta di affitto
Come detto in precedenza subito dopo la sottoscrizione della proposta, gli effetti si svolgono come un classico contratto, con l’obbligo di giungere ad un nuovo accordo in un periodo successivo. Ed al pari delle classiche sottoscrizioni, anche la richiesta viene accompagnata da una valutazione dell’immobile.
La caparra, come detto, accompagna questa formula contrattuale, oltre al deposito fiduciario. Si tratta di due aspetti simili, ma allo stesso tempo, significativamente diversi.
Il versamento della caparra deve avvenire al momento della sottoscrizione e viene considerata come parte integrante della cauzione o dell’importo della prima rata di affitto. Il mancato rispetto dei punti della proposta comporta la perdita della somma versata come caparra.
Il proprietario dell’immobile che non rispetta i patti, invece, dovrà corrispondere all’aspirante affittuario il doppio della cifra versata come caparra. L’assistenza di un’agenzia immobiliare può rendere l’intero percorso molto più semplice.