Spese istruttoria mutuo: cosa c’è da sapere

Spese istruttoria mutuo

Le spese di istruttoria mutuo sono dei costi, a carico del cliente ovviamente, che la banca sostiene nella fase iniziale dell’operazione di mutuo, quando cioè deve valutare una serie di parametri.

Generalmente sono dei costi calcolati in percentuale sull’importo del mutuo che vengono addebitati al cliente e che servono per stabilire una serie di parametri e verificare la possibilità o meno di andare avanti con la pratica in essere.

I dettagli delle spese istruttoria mutuo

Come funziona un mutuo? Quando ci apprestiamo a chiedere un finanziamento che sia un prestito personale o un mutuo, la banca che prende in carico la nostra domanda deve verificare delle informazioni su di noi prima di procedere con l’eventuale benestare.

Raccoglierà i nostri dati personali, la nostra documentazione reddituale ed avvierà un’istruttoria per verificare le nostre credenziali e la possibilità di poter accettare la richiesta di mutuo.

In primo luogo si occuperà di verificare la nostra affidabilità creditizia chiamando in causa le banche dati pubbliche e private quali la CRIF per determinare il Credit Scoring del cliente e decidere se procedere o meno con la pratica.

Le banche dati sono delle strutture pubbliche e private che si occupano di gestire le informazioni creditizie di qualsiasi contribuente al fine di riuscire a profilare ogni singolo utente e crearne una storia creditizia messa a disposizione delle banche e delle finanziarie.

Quando parliamo di mutuo, però le spese di istruttoria non saranno soltanto quelle legate alla ricerca dell’affidabilità creditizia di un determinato soggetto, queste rappresentano solo la parte iniziale della proposta di mutuo.

Oltre a questi costi la banca ne sostiene degli altri che saranno sempre a carico del cliente ed andranno a concorrere a quelli che rappresentano i costi nascosti di un mutuo.

Noi siamo abituati a ragionare sui tassi e sull’importo rata, dimenticandoci spesso che ci sono una serie di costi aggiuntivi che se tenuti sotto controllo potrebbero determinare un risparmio particolarmente interessante in fase di contratto.

Tra queste spese dobbiamo annoverare anche le spese notarili, perché sarebbe impensabile fare una richiesta di mutuo o avviare una pratica del genere senza l’appoggio di una figura professionale quale un notaio.

Ed al notaio ci si rivolge in due momenti specifici, la prima volta per controllare l’immobile oggetto del mutuo, per verificare che non abbia problemi di tipo ipotecario o comunque impedimenti che possano ostacolarne la vendita.

In un secondo momento quando lo stesso viene interpellato per concludere il contratto con la firma del cliente e quindi procedere, spesso contestualmente, all’erogazione del mutuo.

Un’altra delle spese che spesso sembriamo dimenticare è quella legata alla perizia dell’immobile quando la banca interpella un tecnico abilitato al fine di effettuare una serie di controlli sull’immobile stesso.

Il perito è come dicevamo prima un tecnico abilitato, di fiducia della banca e dovrà controllare una serie di incartamenti per verificare la veridicità catastale dell’immobile e che non abbia problemi riconducibili ad eventuali condoni.

Lo stesso perito si occuperà anche di certificare una valutazione dell’immobile, valutazione sulla quale la banca costruirà in termini economici l’offerta di mutuo sostenibile.

Incidenza delle spese istruttoria mutuo

Dobbiamo dire prima di tutto che le spese di istruttoria sono assolutamente obbligatorie, non si possono risparmiare e fanno parte completamente della richiesta di mutuo.

Esistono alcuni istituti bancari che promuovono economicamente queste spese, scontandole o regalandole al cliente, facendosene quindi carico.

Ma dato che i servizi compresi in questi costi sono servizi obbligatori per determinare l’esito di una richiesta di mutuo non sarà possibile mai ed in nessun caso risparmiarli.

In termini economici l’incidenza delle spese di istruttoria sui costi di un mutuo varia da istituto ad istituto, non esiste una regola fissa, in alcuni casi può arrivare e superare anche il 2%, ma la media si aggira intorno all’1% del valore del mutuo, e vengono decurtate al momento dell’erogazione della somma richiesta.

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