Dimenticare o non essere in grado di effettuare il pagamento di un’imposta può accadere a tutti. Una condizione in cui si trovano milioni di italiani che, ogni anno, si trovano del tutto impreparati ad onorare i propri obblighi con il Fisco, complice la crisi economica. Per fortuna una serie di provvedimenti hanno reso il sistema impositivo meno restrittivo dando la possibilità, a chi è in difficoltà, di corrispondere quanto dovuto in rate. E’ la rateizzazione proposta dall’Agenzia delle Entrate, un provvedimento che allontana, almeno nella fase iniziale, l’arrivo della cartella esattoriale dell’agenzie di riscossione. Ma come è possibile accedere alla possibilità di rateizzazione? Vediamolo in questa guida.
Il ravvedimento operoso
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Appena superata l’ultima scadenza utile per effettuare il pagamento delle imposte, è possibile effettuare il cosiddetto ravvedimento operoso. Si tratta un passaggio fondamentale perché consente di pagare, entro un determinata scadenza, il valore dell’imposta con l’applicazione di sanzioni ridotte al minimo. Per il pagamento effettuato entro quattordici giorni lavorativi dal mancato versamento la sanzione è dello 0,20% al giorno.
Passati trenta giorni, la sanzione passa a tre punti percentuali mentre entro tre mesi (novanta giorni) la somma da pagare, oltre all’imposta, è del 3,3%.
Entro un anno dalla scadenza l’ammontare della sanzione è del 3,75% mentre entro i due si passa al 4,2%. Oltre questo limite, invece, la sanzione raggiunge i cinque punti percentuali. Alle sanzioni si aggiungono, inoltre, gli interessi di mora il cui calcolo viene realizzato sul tasso legale annuo. Il calcolo degli interessi, invece, viene effettuato su tasso legale annuo dal giorno successivo alla scadenza dell’imposta.
La sanzione ”classica” del 30% viene effettuata nel momento in cui sarà inviata, al proprio domicilio, la comunicazione di un accertamento da parte del Fisco. In pratica nel caso l’Agenzia delle Entrate si ”accorgerà” del mancato pagamento dell’imposta applicherà la sanzione più salata mentre se sarà il contribuente a segnalare l’obbligo di effettuare il pagamento effettuando l’adempimento, pagherà una sanzione non superiore al 5%.
L’avviso bonario dell’Agenzia delle Entrate
Appena il Fisco appura il mancato pagamento dell’imposta, come detto, invia un ”avviso bonario” al contribuente. Nel caso in cui quest’ultimo riesca a mettersi in regola nei tempi previsti, l’ammontare della sanzione è del 10%. Ed è in questa particolare fase che è possibile accedere alla possibilità di effettuare la rateizzazione Agenzia delle Entrate.
La rateizzazione si basa sull’ammontare dei debiti contratti con il Fisco. Di conseguenza avremo un massimo di sei rati trimestrali per un valore dei debiti inferiore ai cinquemila euro ed un massimo di venti per debito oltre tale soglia.
Per effettuare la richiesta di rateizzazione all’Agenzia delle Entrate è necessario che non siano trascorsi almeno trenta giorni dalla ricezione dell’avviso. Appena superato questo termine l’istituto provvederà a passare la pratica all’agenzia di riscossione che invierà la cartella con l’applicazione delle condizioni ”normali” e non più agevolate previste in precedenza.
Come accedere alla rateizzazione dell’Agenzia delle Entrate
La richiesta di rateizzazione del debito può essere inviata all’ente in carta semplice anche se è sempre consigliabile inviare il tutto attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno, con l’indicazione dell’indirizzo riportato nell’avviso bonario.
Il valore delle rate è determinato dall’ammontare del debito e può essere calcolato con un apposito servizio presente in questa pagina. E sempre sulla pagine del sito è possibile prendere visione di tutte le informazioni relative alla richiesta di rateizzazione e su come procedere all’invio della suddetta.
Come detto in precedenza, in caso di mancato pagamento nei trenta giorni dalla richiesta, sarà l’agenzia di riscossione a gestire la pratica, con tutte le spiacevoli conseguenze del caso. Se vi trovate in questa particolare condizione potrebbe essere utile, anche in questo caso, accedere alla rateizzazione del pagamento dei debiti con Equitalia, procedendo come spiegato in questa guida.