Con il termine rimessa diretta si intende una particolare tipologia di pagamento che può essere inserita all’interno di una fattura come termine per il pagamento. Si tratta di un aspetto essenziale per la regolarità del pagamento e della fattura stessa e pertanto va conosciuta approfonditamente.
Chi si trova ad operare per la prima volta nel settore della libera professione può avere poca dimestichezza con alcuni particolari che riguardano le fatture ed i pagamenti. Questi ultimi possono essere dilazionati o rimandati a diverse scadenze.
Di solito il versamento di quanto dovuto può avvenire a trenta giorni, a sessanta, ma anche a novanta giorni e non mancano i casi in cui la scadenza di un pagamento viene fissata a 180 giorni. In un sistema, come quello italiano, basato sul rimandare i pagamenti, il ruolo della rimessa diretta svolge un ruolo fondamentale.
Rimessa diretta: come funziona?
Indice dei contenuti
La rimessa diretta indica che il pagamento della merce consegnata debba avvenire nel momento stesso della consegna. L’indicazione della voce ”rimessa diretta” avviene sulla fattura stessa e pertanto ne rappresenta una caratteristica essenziale.
Il mancato pagamento immediato della merce, come previsto con la voce ”rimessa diretta”, comporterebbe l’insolvenza del debitore. Ma nonostante tutto ciò, la rimessa diretta viene spesso disattesa ed il pagamento viene inevitabilmente rimandato, tranne nei casi in cui il debitore è un semplice privato.
Accade spesso che ogni compagnia che, in questo caso si configura come un debitore, adotti determinate politiche per il pagamento dei fornitori con versamenti dilazionati a tre, sei mesi ed oltre. Insomma in questo caso potrebbe essere impossibile riscuotere quanto dovuto nell’immediato al di là della voce ”rimessa diretta” sulla fattura.
Quanto bisogna aspettare per essere pagati?
Sono tante le modalità di gestione dei pagamenti che le aziende possono adottare. Nella maggior parte dei casi le compagnie procedono a raccogliere le fatture attraverso il commercialista che le registra. Il passo successivo consiste in una verifica dei dati riportati sui documenti e poi si passa ad un controllo della liquidità disponibile dell’azienda alla luce delle entrate previste.
A questo punto è il titolare che verifica il tutto autorizzando il pagamento. Insomma una procedura che può risultare davvero lunga, con inevitabili ricadute sul creditore che magari aveva indicato sulla fattura la voce ”rimessa diretta” per il bisogno di liquidità immediata.
Ma la mancanza di liquidità rappresenta un problema piuttosto comune in un paese, come il nostro, dove il rinvio dei pagamenti è la norma.
Mancato pagamento della rimessa diretta: le conseguenze per il debitore
E’ possibile agire nei confronti di un creditore che non provvede al pagamento immediato? Adire per le vi legali, in Italia, potrebbe essere una scelta controproducente pertanto è sconsigliabile, soprattutto nel caso in cui il cliente procederà con certezza al pagamento alla fine del mese in corso.
Il primo passo che potrebbe essere realizzato, in questo caso, è di contattare il debitore e, nel caso, di aspettare i tempi previsti. Si tratta di una scelta opportuna per chi intende continuare ad operare sul mercato mantenendo buoni rapporti con clienti e possibili acquirenti. Mostrare un atteggiamento eccessivamente ”aggressivo” rispetto a chi deve dei soldi può rappresentare un deterrente al cliente stesso che magari, in futuro, potrebbe rivolgersi ad un fornitore maggiormente ”comprensivo” sull’aspetto dei pagamenti.
Rimessa diretta a vista: come funziona?
Con il termine ”rimessa diretta a vista” si intende una formula che racchiude le funzioni della rimessa diretta e quelle del pagamento a vista. Con questo documento, in pratica, si richiede il pagamento immediato della merce.
Naturalmente avanzare questa richiesta non equivale all’accettazione da parte del cliente perciò raccogliere preventivamente quante più informazioni sulla modalità di pagamento messa in pratica dal cliente è importante.