Aprire un servizio di poste private: requisiti, costi e consigli pratici

L’ondata di liberalizzazione inaugurata negli scorsi anni ha coinvolto in pieno anche il settore delle poste. A Poste Italiane, ancora leader indiscusso nel campo nei servizi in questo settore, si sono affiancate una serie di attività grandi e piccole, di tipo privato. Sono le poste private, un’attività che negli ultimi anni ha conosciuto un vero e proprio boom. Oggi entrare in un settore in rapida crescita come questo può rappresentare una valida idea imprenditoriale. Ma conviene aprire un’attività di poste private? In questa guida analizzeremo i pro ed i contro di questo settore e la formula con cui entrare a far parte del settore (franchising o meno).

Aprire un servizio di Poste Italiane conviene?

Naturalmente è questa la prima domanda che ci si pone su questo tipo di attività. Il primo aspetto da tenere presente è che l’intero settore dei servizi postali sono stati liberalizzati. Questo significa che l’attività può essere aperta da qualsiasi privato, senza la necessità di mostrare requisiti.

Tra le attività realizzabili, con un ufficio di poste private, c’è la possibilità di trasportare e gestire la corrispondenza, comprese le raccomandate ed i pacchi postali.  In alcuni casi la posta privata può agire anche come una sorta di distaccamento di un ufficio di Poste Italiane attraverso lo smistamento e la raccolta di Poste Italiane laddove quest’ultima non riesce ad assolvere appieno al proprio lavoro.

Insomma con i giusti contatti è facile avviare l’attività in poco tempo: gli utenti preferiscono il privato per la maggiore celerità delle operazioni. Le occasioni di guadagno sono, dunque, a portata di mano per chiunque, alla luce della crisi che coinvolge la compagnia pubblica che ormai sembra puntare sopratutto sui servizi finanziari. Ma cosa occorre per aprire un servizio di poste private?

Aprire un servizio di Poste Italiane: i requisiti

Il primo passo da realizzare è ottenere il permesso da parte del Ministero dello Sviluppo Economico con la licenza. Quest’ultima ha un costo di 582 euro a cui si aggiunge il versamento da realizzare ogni anni di 290 euro. Appena realizzati questi primi due pagamenti, è necessario aprire la partita Iva, realizzare la registrazione al registro delle imprese e poi all’Inps, con il versamento dei contributi previdenziali previsti per gli operatori del commercio.

Un ulteriore passaggio, laddove l’ente comunale lo preveda, è la necessità di mostrare la SCIA. In caso di dubbio su questo fondamentale aspetto, è utile recarsi in comune e chiedere conferma. Dopo aver pensato alla burocrazia, è utile dare uno sguardo ad aspetti più strettamente tecnici come l’ubicazione del servizio di posta privata che si intende aprire. 

Come spesso accade nel settore del commercio, anche per chi intende aprire un servizio di posta privata è utile preferire una posizione strategica, di passaggio e nel pieno di un centro residenziale. Nel caso in cui si scelga una cittadina dimensioni modeste, la scelta non può che ricadere sul centro del paese, magari a pochi passi dall’ente comunale o altri uffici. 

Dopo aver scelto la collocazione è necessario stilare un business plan, ovvero un documento in cui riportare le caratteristiche dell’attività che si intende mettere in piedi.

Come ottenere successo con una posta privata

Il business plan, oltre a rappresentare uno strumento essenziale per ottenere eventuali finanziamenti, è anche indispensabile per focalizzarsi sulle caratteristiche che la propria attività dovrà avere. Naturalmente un servizio efficiente è indispensabile per ottenere successo come anche proporre un prezzo più basso della media. I punti di forza che portano a preferire le poste private rispetto ai classici servizi postali pubblici sono essenzialmente due: la mancanza di lunghe code tipiche di Poste Italiane ed il costo delle prestazioni inferiori.

Proporsi sul mercato puntando su questi due aspetti significa aumentare le possibilità di successo. Non è da sottovalutare, inoltre, la possibilità di affiliarsi a catene di franchising, in grado di abbattere i costi dell’investimento, ma soprattutto di garantire un’assistenza nelle prime fasi di lancio e nelle successive di gestione dell’attività.

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