I tempi di erogazione mutuo sono una variabile da tenere ben presente nel momento in cui si decide di procedere all’acquisto di un immobile e quindi si firma una proposta d’acquisto.
Fin troppo spesso i tempi di erogazione possono creare problemi con la finalizzazione dell’acquisto fino addirittura a renderlo nullo perdendo anche l’eventuale caparra versata anticipatamente, questo può accadere perché prima dell’erogazione in senso stretto ci sono delle fasi, dei passi obbligati necessari all’istituto bancario affinchè possa procedere con la messa in disponibilità dell’importo richiesto.
Cosa succede prima che il mutuo venga erogato
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Per prima cosa alla richiesta di mutuo da parte del cliente, devono verificarsi delle condizioni ottimali affinchè questa non diventi un problema serio.
La prima cosa che la banca chiederà è l’elenco della documentazione personale e reddituale del mutuatario in modo da poterne verificare la solvibilità e ratificare la preapprovazione.
E’ necessario che in questa fase tutta la documentazione e la posizione del cliente sia perfettamente in regola con le linee guida della banca in termini di reddito, di eventuali problematiche con altre finanziarie e/o difficoltà passate nel pagare rate di altri finanziamenti.
Eventuali problemi possono far slittare di parecchio la fase istruttoria costringendo la banca a fare delle verifiche più approfondite e di conseguenza anche l’erogazione potrebbe subire un forte ritardo, ma tenete ben presente che la prima fase, quella dell’approvazione reddituale, mediamente impiega 20 giorni per essere conclusa.
Se si riesce ad ottenere in tempi brevi, e quindi non esistono ostacoli alla preapprovazione, la prima delibera della banca allora si avvia una seconda fase che è quella istruttoria la quale tende a verificare eventuali problematiche legate all’oggetto della compravendita: l’immobile.
Laddove anche questo scoglio sia brillantemente superato allora si procederà con l’appuntamento del notaio e la stipula del contratto di mutuo vero e proprio con il quale si potrà finalmente venire in possesso della proprietà dell’immobile.
Erogazione mutuo: i soggetti esterni interessati
Bisogna tener presente che gli unici soggetti interessati in questa operazione non sono soltanto il cliente e la banca ma anche due categorie di professionisti con i quali bisogna interagire: il perito ed il notaio.
Entrambi hanno la responsabilità di controllare l’immobile, il primo per farne una valutazione sulla quale verrà poi deciso dalla banca il tipo di impegno economico da prendere, il secondo perché è la persona incaricata a verificare che l’immobile in oggetto non abbia problemi di alcuna natura.
I tempi di intervento di queste due figure professionali, vuoi per impegni pregressi vuoi per ritardi naturali per questo tipo di operazioni, possono ritardare l’intera pratica e di conseguenza l’erogazione del mutuo da parte della banca.
I tempi dell’erogazione
E’ bene tener presente la tempistica di queste operazioni e considerare un po’ di ritardo dovuto alla complessità di una richiesta di mutuo prima di prendere qualsiasi tipo di impegno con il venditore.
Dal momento in cui tutta la documentazione è a posto, immobile compreso, la banca si prende altri 30 giorni per erogare il mutuo, ciò significa che i tempi da considerare si aggirano intorno ai 60/70gg dal momento in cui presentiamo richiesta in banca.
Normalmente il contratto tra banca e cliente prevede che alla stipula dell’atto di compravendita davanti al notaio avvenga contestualmente l’erogazione e quindi il pagamento dell’immobile al venditore.
Tuttavia esistono delle condizioni nelle quali l’erogazione avviene in modo differito, perché la banca reputa diversi, come venditori, un privato da un’azienda (solitamente quella costruttrice in quanto fallibile) ragion per cui prima di procedere all’erogazione può chiedere di attendere il consolidamento dell’ipoteca.
Questo tempo è dato dal momento in cui il notaio iscrive l’ipoteca sull’immobile al momento in cui la stessa diventa effettiva, ed è di 11 giorni, e serve per garantire la banca che non ci siano richieste da soddisfare da parte di altri creditori sull’immobile in oggetto.