Aprire bar automatico: requisiti, costi e guadagno

Dopo un periodo di iniziale ”rodaggio”, il settore della distribuzione automatica sta entrando sempre più a far parte dell’offerta commerciale nel nostro paese. I ritmi di vita frenetici e la necessità di avere a disposizione un’attività commerciale a portata di mano ed a qualsiasi ora rappresentano delle necessità sempre più impellenti ai giorni nostri. Ormai nella maggior parte delle strutture pubbliche, ma anche private, possiamo trovare agevolmente dei distributori automatici. Insomma una crescita esponenziale, frutto di una sempre maggiore richiesta del mercato.

E dove c’è una significativa domanda dei consumatori, come in questo caso, c’è la possibilità di mettere in piedi un business remunerativo. Un ulteriore incentivo al fenomeno è giunto, poi, dagli Usa dove sono nati dei veri e propri supermercati automatici o semplici negozi in grado di offrire alla clientela articoli di sexy shop o preservativi, ma anche, più semplicemente, bevande. Anche in Italia stanno aumentando sempre più i bar automatici. In questa guida ci soffermeremo sulle caratteristiche principali dell’attività commerciale, dei requisiti per aprirla e delle opportunità di guadagno.

Aprire bar automatico: i vantaggi e gli svantaggi

Avere a disposizione un caffè 24 ore su 24 rappresenta senza dubbio un vantaggio importante per la clientela. Un bar automatico consiste in un locale sempre aperto al pubblico con una serie di distributori che offrono alla clientela una gamma importante di prodotti. Cosa può vendere un bar automatico?

Chi crede che una struttura del genere possa offrire solo il classico caffè in macchinetta, si sbaglia di grosso. Oggi i bar automatici sono in grado di garantire una serie notevole di prodotti che spaziano dai panini alle più diverse bevande fino alle insalate.

Oltre alla varietà dei prodotti, aprire un bar automatico garantisce un altro vantaggio fondamentale: l’assenza di personale. Si tratta di un fattore che permette di abbattere notevolmente i costi di gestione dell’attività commerciale. Aprire un bar automatico comporta, inoltre, un impegno lavorativo minimo. Un semplice rifornimento settimanale è sufficiente a garantire la presenza quotidiana dei prodotti; insomma poche ore di impegno che si compone anche  della manutenzione dei distributori e naturalmente della pulizia del locale.

Quest’ultimo può essere anche di piccole dimensioni: è sufficiente anche un piccolo monolocale per garantire i servizi necessari senza incorrere in spese eccessive per i canoni di locazione. Aprire un bar automatico non richiede specifiche competenze nel settore. L’importante è scegliere i fornitori giusti e magari seguire uno dei tanti fornitori specializzati. 

Quanto si guadagna con i bar automatici?

Ma è la mancanza di un grosso investimento iniziale a rappresentare uno dei vantaggi principali di questo tipo di attività imprenditoriale. Possono bastare anche diecimila euro per aprire un bar automatico, una somma largamente inferiore ai negozi ”classici”.

Per quanto riguarda la redditività, essa dipende da diversi fattori, ma può essere tutto sommato soddisfacente. L’assenza di personale abbatte ulteriormente i costi mentre l’apertura 24 ore su 24 rende l’attività a disposizione di una clientela davvero ampia.

Il negozio

Un locale di questo tipo deve essere collocato in un’area centrale, di passaggio, magari vicino ad una stazione. I colori dell’arredamento devono essere vivi ed in grado di attirare l’utenza anche a distanza. Per quanto riguarda le dimensioni del bar, esse dipendono essenzialmente dalla tipologia di prodotto che si intende proporre alla clientela. Naturalmente più numerosi sono i distributori automatici maggiore è l’offerta e di conseguenza più alte sono le opportunità di guadagno.

Tutti i distributori automatici necessitano di energia elettrica e un rifornimento continuo di acqua. Si tratta di un fattore che potrebbe far aumentare le dimensioni del locale, il tempo necessario per la manutenzione e le spese. In definitiva per un locale di medie dimensioni bastano ventimila euro, anche se i costi possono lievitare in caso di lavori idraulici, elettrici e del tipo di offerta che si intende proporre.

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