Conviene aprire una libreria in un periodo storico dominato dall’e-commerce e dal sempre minore attaccamento alla lettura? Senza dubbio, quello attuale, non è il momento migliore per le librerie nel nostro paese. Sono davvero tante le attività che chiudono i battenti da nord a sud, messe a dura prova dall’utilizzo sempre maggiore degli e-book e non solo. Ma il quadro non è solo a tinte fosche. Se è vero che sono numerose le attività che cessano, è anche vero che ci sono altrettante librerie che aprono, per il coraggio dei tanti che credono ancora nel settore.
Aprire una libreria: gli aspetti da valutare
Indice dei contenuti
Naturalmente il rischio per chi intraprende questa strada è notevole, ma anche le occasioni di guadagno non mancano. Insomma, come per l’apertura delle altre attività commerciali, anche la libreria prevede un alto margine di rischio che si accompagna anche a notevoli opportunità. E come per gli altri negozio, è consigliabile aprire una libreria in un’area centrale e trafficata. Trovare il posto giusto è essenziale per il successo della propria attività come anche cercare un locale adatto ad ospitare la propria attività. Sui libri non si guadagna tanto, perciò è utile cercare uno spazio per il quale il fitto da corrispondere mensilmente non pesi troppo sul bilancio.
Una delle idee più comuni, per attirare la clientela, è di aprire un angolo dedicato alla ristorazione all’interno della struttura. Inserire uno spazio bar nella libreria richiede, naturalmente, delle licenze oltre che delle tempistiche significativamente più lunghe.
Naturalmente uno dei primi aspetti da tenere presente, prima di intraprendere questo tipo di attività, è di valutare l’inserimento all’interno di un franchising. Si tratta un fattore che mostra dei vantaggi, soprattutto nelle prime fasi di apertura, ma anche degli obblighi, come abbiamo spiegato nella guida su come aprire un franchising.
Quanto guadagna una libreria?
Molto dipende dalla tipologia di attività che si sta per intraprendere. Una libreria di dimensioni maggiori, e quindi con una buona quantità di libri, può accedere a margini di guadagno superiori. I titoli presenti in questo tipo di attività non potranno mai essere inferiore a 10mila; un numero più basso limiterebbe non poco le possibilità di successo della libreria.
Ma i libri in libreria possono anche non essere comprati. Attraverso il sistema del conto deposito, il libraio può rendere al fornitore un titolo che non è riuscito a vendere ottenendo la restituzione della somma. Si tratta del conto vendita, un sistema ideale per abbattere i costi e per avere una libreria sempre ben fornita.
Per ottenere successo può essere utile organizzare, all’interno della libreria, degli incontri d’autore, dei gruppi di lettura ed aprire la libreria al quartiere a rendendo l’attività un ‘‘luogo vivo’‘, in cui gli scambi culturali siano all’ordine del giorno.
I costi
Aprire una libreria ha dei costi ben precisi. E’ l’immobile a rappresentare la prima voce di costo da valutare e che peserà non poco sul bilancio dell’attività economica. La superficie media di una libreria è di circa cinquanta metri quadrati. La scelta di un’area centrale ed in una grande città comporta naturalmente dei costi notevoli a cui si aggiungono l’arredamento ed i piccoli interventi sulle murature, qualora necessari, per organizzare l’esposizione ed il punto vendita.
Anche il magazzino rappresenta un aspetto da non sottovalutare. Uno spazio ben rifornito è essenziale per vendere al meglio i prodotto. Il costo, per questo determinato aspetto è, in media, compreso tra i diecimila ed i dodicimila euro.
A tutto ciò si aggiungono piccole voci di spesa, ma che insieme sono in grado di gravare non poco sul bilancio. Parliamo del gestionale, la pubblicità iniziale che dovrà puntare molto sui social network: il tutto per un costo stimato tra i settemila ed i diecimila euro. Facendo una somma delle varie voci di costo, giungeremo ad un totale compreso tra i ventimila ed i cinquantamila euro.