L’esame di avvocatura, nel nostro paese, può rappresentare uno scoglio davvero difficile da superare. Lo sanno bene i tanti aspiranti legali che scelgono di ”emigrare” in paesi esteri dove poter ottenere, con maggiore facilità, l’abilitazione alla professione. Il fenomeno dell’avvocato in Romania, ad esempio, è una delle strade più battute dai tanti giovani che non riescono a superare in alcun modo l’esame in Italia.
La differenza tra la procedura di esame è dovuta ad una significativa disomogeneità tra i due paesi con una regolamentazione che in Romania è ben lontana dai nostri standard. E l’emigrazione degli aspiranti avvocati fa gola al paese balcanico grazie al flusso di milioni di euro che accompagna questo fenomeno. Ma come è possibile accedere all’abilitazione da avvocato in Romania?
Diventare avvocato in Romania è così semplice?
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La procedura, per diventare avvocato in Romania, è senza dubbio più semplice rispetto all’Italia. Gli esami sono senz’altro meno impegnativi rispetto al nostro paese e l’intero percorso di studio risulta notevolmente più breve. L’esame di abilitazione è previsto anche in questo paese e si concentra principalmente su quattro materie: Diritto Penale, Diritto Civile, Procedura Civile e Procedura Penale. Appena superato il primo esame lo studente diventa un cosiddetto ‘‘avvocato junior”. A questo punto è necessario fare due anni di pratica sul campo e diventare, a questo punto ”avvocato definitivo”.
Ma le regole per ottenere la certificazione di avvocato in Romania sono ben precise. Secondo la Direttiva CE 98/5, è indispensabile che la laurea in Romania sia omologata. Si tratta di una procedura da avviare attraverso l’invio di una richiesta al Ministero dell’Istruzione e della Ricerca della Romania o all’Ambasciata romena. Sarà quest’ultima a fornire i documenti, i recapiti a cui inviare la certificazione oltre alle imposte da versare. Inviata la richiesta, bisognerà aspettare la comunicazione dell’Autorità sulle prove integrative da superare per ottenere l’equipollenza del certificato di laurea.
A questo punto è necessario seguire uno stage da un avvocato ”definitivo” romeno che abbia ottenuto l’abilitazione da almeno sei anni e che risulti inserito nell’albo. Ora non resta che affrontare l’esame di abilitazione.
L’esame per diventare avvocato in Romania
Si tratta di una prova che può essere realizzata in qualsiasi capoluogo del paese, ma necessariamente in Romania. Ma come si svolge l’esame per diventare avvocato in Romania?
La prova si compone di sessanta domande a cui rispondere con delle crocette. I quiz vertono principalmente sul diritto penale, procedura penale, diritto civile e procedura civile. Le domande sono in italiano, circostanza che facilita non poco il superamento della prova. Superati questi importanti scogli, bisogna far valere il certificato di laurea anche nel nostro paese.
Il riconoscimento in Italia
Il procedimento prevede l’invio della richiesta al Ministero di Grazia e Giustizia di essere iscritti all’albo degli avvocati nel nostro paese. Sarà il Ministero, insieme alla Conferenza dei Servizi, a verificare la situazione e decidere quali debbano essere le prove da superare per avviare la compensazione della difformità tra le due differenti modalità di percorso di studio.
E’ possibile, inoltre, richiedere l’integrazione all’interno dell’Albo, in una particolare categoria, segnalata con la voce ”stabilimento – integrazione”. A questo punto bastano diciotto mesi di attività nel nostro paese per poter richiedere l’integrazione nella sezione ordinaria. Quest’ultima è la procedura che non prevede alcun tipo di esame.
Insomma un procedimento davvero lungo per diventare avvocato in Romania; ma quanto costa tutto ciò? Le variabili sono davvero tante, ma possiamo fare una media dei costi sui seimila euro. Il fenomeno è così ampio da aver spinto alcune agenzie ad organizzare dei veri e propri pacchetti tutto incluso con stage, realizzazione degli adempimenti burocratici e preparazione con tanto di simulazione dei quiz e corsi di lingua.
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