Prestiti cambializzati: cosa sono e a chi convengono

Prestiti cambializzati

I prestiti cambializzati sono finanziamenti richiedibili da lavoratori dipendenti, pensionati ed altre categorie di persone, che la banca concede dietro la garanzia oggettiva della cambiale.

In pratica non esiste, in questo caso, la possibilità di rimborsare il debito tramite RID oppure bollettino postale ma solo ed esclusivamente tramite il pagamento di una cambiale.

Cos’è la cambiale?

La cambiale è un titolo di credito, detto esecutivo, che permette al creditore di ottenere maggiori garanzie di vedersi restituito l’importo prestato, nel caso specifico il creditore è la banca.

Titolo esecutivo vuol dire che, nel momento in cui salta un pagamento e la cambiale non viene riscossa dalla banca, quest’ultima ha facoltà di impugnare il titolo stesso ed avviare un’azione di recupero del credito attraverso il pignoramento dei beni del debitore fino ad un massimo della somma indicata sulla cambiale.

Questo vuol dire che la banca non dovrà passare attraverso il classico iter che altri tipi di finanziamento comportano, non dovrà chiamare in causa un tribunale e non dovrà richiedere un decreto ingiuntivo per vedere soddisfatte le proprie richieste, le basterà impugnare la cambiale ed avviare il pignoramento.

Normalmente la stessa banca avverte il cliente e gli concede un tempo massimo (solitamente dieci o quindici giorni) per regolarizzare la posizione scoperta prima di avviare il pignoramento.

Per essere valida, la cambiale, dovrà essere riconosciuta con data certa attraverso l’applicazione di un bollo che varia a seconda dell’importo della stessa, ed ovviamente sarà compilata in ogni sua parte e firmata dal debitore e dall’eventuale coobbligato o garante.

Essendo il titolo praticamente la rata da pagare dovranno essere emesse, compilate e firmate tante cambiali quante saranno le rate del finanziamento richiesto e ad ogni pagamento effettuato la banca restituirà la cambiale originale a conferma dell’effettuato incasso.

Come funzionano i prestiti cambializzati

I prestiti cambializzati sono prestiti particolari che, oltre a funzionare come un qualsiasi altro finanziamento, consentono anche di poter accedere al credito a quelle persone che hanno avuto in passato difficoltà più o meno grandi nel far fronte ai loro impegni.

Sono aperti dunque anche a cattivi pagatori ed a persone protestate in quanto essendo la cambiale un titolo esecutivo questo garantisce la banca riducendo i rischi di insolvenza.

E’ ovvio far notare che per quanto possa sembrare una buona soluzione anche per chi ha avuto enormi difficoltà in passato, esiste anche il rischio legato alla natura stessa delle cambiali ed alla loro proprietà esecutiva.

Un prestito si dice cambializzato quando le rate mensili rappresentanti le somme da restituire al creditore sono espresse in cambiali.

Gli importi richiedibili con questo tipo di finanziamento sono compresi tra i 2.500,00€ ed i 60.000,00€ a seconda delle richieste del debitore, in più non sono prestiti finalizzati per cui possono essere richiesti per un motivo qualsiasi, dall’acquisto di un prodotto, di un’auto fino alla semplice richiesta di liquidità per problemi sopraggiunti.

La durata di questi finanziamenti oscilla tra un anno e dieci anni a seconda della possibilità di rientro del singolo debitore ed è commisurata anche al reddito dello stesso perché la rata da rimborsare mensilmente non dovrà superare un determinato tetto che è rappresentato dal 30% del reddito.

Ma non è tutto oro quello che luccica, in quanto non essendo prestiti finalizzati ed avendo la possibilità di essere richiesti anche da chi è un cattivo pagatore, i tassi applicati sono un po’ più alti rispetto ai classici finanziamenti ed ovviamente lo stesso tasso è fisso per tutta la durata del prestito, a questo tasso vanno aggiunte le spese aggiuntive sostenute dalla banca per l’istruttoria, la registrazione dei contratti ed i bolli da applicare su ogni singolo effetto cambiario.

I soggetti che possono richiedere un prestito cambializzato sono diversi, possono essere lavoratori autonomi, dipendenti statali o privati, disoccupati, pensionati e titolari di un contratto di lavoro atipico.

Ovviamente per ogni singolo caso saranno diversi i documenti da presentare e le eventuali richieste della banca, per un lavoratore dipendente la banca potrebbe chiedere oltre alla busta paga anche l’ammontare della quota TFR ed eventualmente chiederla come garanzia.

Un lavoratore autonomo dovrà presentare la documentazione attestante il reddito da lavoro e gli sarà richiesta la stipula di un’assicurazione con durata almeno biennale.

Ma anche il disoccupato oppure chi è assoggettato ad un contratto atipico può richiedere un prestito cambializzato, in questo caso però dovrà essere garantito da una terza persona che si chiamerà appunto “garante”.

Vi ricordiamo però che una volta approvato il finanziamento, stabilita la modalità di rimborso, firmate le cambiali ed ottenuto l’importo richiesto, sarà possibile pagare le stesse cambiali in qualunque banca, non è obbligatorio farlo per forza nella propria banca oppure in quella dove abbiamo richiesto il prestito.

Riassumendo le spese previste, oltre al tasso del finanziamento, che andranno a comporre la rata mensile da rimborsare sono le seguenti: costi per assicurazione, acquisto delle cambiali, spese di registrazione dei contratti, spese di istruttoria pratica e commissioni di mediazione; questi sono i costi che fanno diventare questa specifica forma di finanziamento particolarmente onerosa.

Vantaggi e svantaggi dei prestiti cambializzati

Uno dei grandi vantaggi di questa tipologia di prestito lo abbiamo già illustrato in precedenza ed è quello legato alle varie categorie che possono accedere a questo prestito, cattivi pagatori inclusi (a patto che non siano protestati) per cui lo rende particolarmente appetibile in un momento storico come quello attuale dove le difficoltà legate alla crisi economica hanno messo in seria difficoltà una grande parte delle persone comuni.

Altro grande ed importante vantaggio è legato alla possibilità che questa forma di finanziamento propone che è quella dell’elasticità nella restituzione del prestito stesso.

E’ possibile infatti poter ridiscutere i termini di rimborso del finanziamento in caso di difficoltà e di problemi in quanto le stesse cambiali che sono state emesse e firmate possono essere rinnovate oppure sarà possibile emetterne di nuove per provare ad abbassare l’importo della rata da rimborsare mensilmente.

In questo caso c’è da fare particolare attenzione ai costi di rinnovo e tenere ben presente che l’emissione o il rinnovo stesso di una cambiale comporta delle spese aggiuntive legate per prima cosa ai bolli, a queste spese vanno aggiunte le commissioni della banca ed il ricalcolo degli interessi.

Altro punto a favore dei prestiti cambializzati è la possibilità di accesso data anche a chi non ha una busta paga, a patto che quest’ultimo abbia qualcuno che possa fare da garante per l’operazione.

La concessione di prestiti cambializzati infatti segue un iter diverso rispetto alla classica trafila legata ai normali finanziamenti per cui offre la possibilità anche ai disoccupati di poter accedere al credito nonostante la banca chieda delle garanzie in merito.

Così come abbiamo avuto modo di poter parlare dei vantaggi di questo prestito allo stesso modo dobbiamo soffermarci su quelli che sono gli svantaggi, ed il primo che salta immediatamente alla luce è la formula di pagamento prevista per questi finanziamenti: la cambiale.

Il motivo è semplice e lo abbiamo spiegato prima, la cambiale è un titolo esecutivo pertanto la banca in caso di insolvenza potrà immediatamente renderlo operativo e pignorare i beni del debitore.

Questo dovrebbe far comprendere bene che, seppur il prestito cambializzato sia aperto anche ai cattivi pagatori, non deve essere preso sottogamba rischiando di mandare indietro una cambiale, perché le conseguenze potrebbero essere molto fastidiose.

Anche i costi elevati non possono essere trascurati in quanto i prestiti cambializzati, spesso, diventano una sorta di ultima spiaggia per chi ha avuto in passato difficoltà di accesso al credito e pertanto la banca, ben sapendo del prodotto che sta offrendo, tende a farselo pagare in maniera importante.

Come abbiamo avuto modo di vedere la composizione della rata non comprende soltanto la quota di interesse legata al prestito ma anche tutta una serie di spese che sommandole possono far diventare questo finanziamento particolarmente costoso.

Teniamo ben presente anche che la cambiale richiesta come pagamento potrebbe non essere l’unica e sola garanzia richiesta dalla banca, resterà sempre lo strumento attraverso il quale rimborsare il debito ma potrebbero essere richieste garanzie aggiuntive come un terzo firmatario degli effetti che faccia da garante oppure la sottoscrizione di una polizza vita.

Prima di procedere alla richiesta di un prestito cambializzato è bene tenere a mente tutte queste informazioni e considerare anche che per chi ha una storia creditizia buona ed immacolata potrebbe essere inutile rivolgersi a questa tipologia di finanziamento perché molto semplicemente potrebbe ottenerne di altri tipo sicuramente più vantaggioso e decisamente più economico di quello che abbiamo appena avuto modo di conoscere.

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