Approvata nel 2007, la Legge Bersani ha rivoluzionato il settore assicurativo attraverso l’introduzione di una diversa regolamentazione riguardo la classe di merito con la possibilità data ai giovani, di assumere la classe di merito di un veicolo già assicurato di proprietà o di un componente della propria famiglia.
Insomma si tratta di una formula che permette di ”ereditare” la classe di merito attraverso un meccanismo che garantisce non pochi vantaggi ai giovani assicurati. Naturalmente il tutto avviene attraverso una serie di condizioni ben precise.
Legge Bersani assicurazione auto: i requisiti
Indice dei contenuti
Tra le condizioni previste per l’applicazione della Legge Bersani è compreso l’obbligo che l’autovettura non sia stata, in passato, assicurata a nome del titolare dell’auto o di un membro della famiglia.
Entrambi i veicolo assicurati con la Legge Bersani devono essere della stessa tipologia, ovvero automobile con automobile o moto con moto.
Insomma un sistema che consente ai giovani, magari anche neopatentati, di accedere alle condizioni vantaggiose della classe di merito considerate ”più affidabili”.
Naturalmente i vantaggi si affiancano ad immancabili svantaggi o a fattori che vanno in ogni caso analizzati bene prima di decidere se sottoscrivere o meno una polizza attraverso la Legge Bersani. Ma quali sono gli elementi caratterizzanti della Legge Bersani oltre all’eredità della classe di merito?
Legge Bersani: cosa prevede la legge?
Non solo eredità della classe; la Legge Bersani ha portato all’abolizione del tacito rinnovo, una novità non secondaria nel campo delle polizze assicurative. Se prima per interrompere un contratto di assicurazione risultava necessario contattare la compagnia assicurativa attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno, oggi basta semplicemente stipulare un contratto con un’altra compagnia.
Nessun tipo di penale né indennità: basta semplicemente passare ad un’altra agenzia a condizioni per risparmiare.
Il passaggio non comporta ricadute sulla classe di merito che rimane la stessa, anche se si acquista una nuova auto.
E poi, come anticipato, c’è la possibilità di trasferire la classe di merito ad un familiare, uno dei vantaggi maggiori della Legge Bersani. Ma chi può beneficiarne?
Anche se sono i neopatentati ad usufruire più spesso della legge, anche chi è già stato assicurato può accedere, a patto che non siano trascorsi più di cinque anni dalla scadenza dell’ultimo contratto assicurativo, periodo oltre il quale l’attestato di rischio perde la sua validità.
Come accedere alla Legge Bersani? La procedura
Per usufruire della Legge Bersani assicurazione auto basta contattare la propria compagnia assicurativa comunicando la volontà di ereditare la classe di merito del familiare convivente.
In ogni caso è necessario portare con sé l’attestato di rischio del soggetto dal quale si intende ereditare della classe oltre allo Stato di Famiglia.
Quanto costa l’assicurazione con la Legge Bersani?
Non solo vantaggi, la Legge Bersani prevede anche dei fattori non poco piacevoli da prendere in considerazione. E’ il caso del costo della polizza che, per la classe ereditata, risulterà sempre maggiore rispetto a quella naturale, un sovrapprezzo notevole che si andrà a ripercuotere soprattutto sull’assicurato di maggiore esperienza.
Il prezzo della prima classe di merito presenta una differenza notevole tra la prima ereditata con la Legge Bersani e quella conseguita dopo anni senza incidenti stradali. Si tratta di ritocco che le compagnie hanno operato alcuni anni dopo l’approvazione del Decreto sulla base del fatto che ad accedere all’eredità della classe di merito sono soprattutto il neopatentati.
Insomma la Legge Bersani non conviene sempre, per la differenza notevole che intercorre tra classe naturale ed ereditata; basti pensare che spesso la prima classe della Legge Bersani prevede un costo simile alla quarta effettiva. Naturalmente la convenienza si abbassa ulteriormente quando il soggetto da cui ereditare la classe di merito si ferma alle CU successive alla decima.