Spese notarili prima casa: quali sono e come risparmiare

Surroga dopo accollo

Acquistare una casa oggi è una scelta senza dubbio importante. Un passaggio fondamentale per la vita di ognuno che porta ad una serie di conseguenze personali ed economiche senza dubbio importanti. Per l’acquisto della prima casa la figura del notaio è indispensabile. Quello del professionista è un lavoro senza dubbio fondamentale per portare a termine il processo di acquisto della prima casa.

L’importanza dell’intervento nel notaio si riassume in alcuni punti principali: la sicurezza dell’atto realizzato; grazie all’intervento del notaio è impossibile incorrere nei problemi legali per eventuali errori o mancanze nel contratto sottoscritto, la sicurezza dei diritti e nella certezza del recupero crediti. Il ruolo del notaio, nella compravendita di immobili, comprende, inoltre, il controllo sulla titolarietà di chi vende la casa e l’eventuale presenza di ipoteche. Insomma una base sulla quale poter contare sulla correttezza dell’atto e dormire sonni tranquilli.

Quali sono le spese notarili

Il lavoro del notaio può essere richiesto anche prima dell’acquisto, cioè nel cosiddetto preliminare di vendita, grazie alle garanzie maggiori che solo questo professionista è in grado di offrire con la corretta iscrizione dell’atto nei registri degli immobili. Sono tante le voci di spese notarili sulla prima casa che, purtroppo, sono sempre presenti nell’atto (ecco una guida sul rogito notarile). Si tratta di imposte che si dividono in differenti tipologie: quelle che il professionista incassa per conto dello Stato e le varie voci di spesa legate alla preparazione dell’atto notarile, tra cui l’onorario. Insomma quello del notaio è un servizio tanto utile quanto costoso per chi vuole acquistare la prima casa. Se il compenso fino a pochi anni fa era determinato, in ambito nazionale, da un’apposita normativa, le spese che il professionista è obbligato a tener conto per la preparazione dell’atto, dipendono da tanti fattori.

Il peso delle spese notarili, nella compravendita di un immobile, sono varie ed hanno entità che dipendono da determinate situazioni. Nel caso in cui l’acquisto della casa avvenga attraverso la realizzazione di un nuovo contratto di mutuo o attraverso il pagamento in un’unica soluzione senza l’intervento di una banca, l’entità dei costi legati al notaio vanno da un minimo del 2 ad un massimo del 4% del valore totale dell’immobile da acquistare; una somma alla quale va aggiunta l’Iva. A tutto ciò si aggiunge il 2% del valore catastale nel caso in cui l’acquisto della casa avvenga da un privato oltre a 200 euro per l’acquisto di una immobile appartenente ad un’impresa edile. Altri cinquanta euro, invece, sono da aggiungere per l’imposta ipotecaria e catastale che raggiungono i 50 euro nel caso in cui l’acquisto avvenga da un privato e 200 se da un’impresa di costruzione.

Se l’acquisizione della casa avviene attraverso l’accensione di un contratto di mutuo, le spese notarili, anche in questo caso dipendono da più di un fattore. Sono tre gli elementi principali che determinano l’entità dei costi da sostenere in questo determinato caso: l’entità dell’ipoteca nella tipologia di atto che si sta sottoscrivendo e l’ente erogante. Le somme da corrispondere non hanno nessun tipo di rapporto con il valore dell’immobile che si sta acquistando né con il valore catastale. In questo caso, mediamente, il costo delle spese notarili potrebbero variare da un minimo di duemila euro ad un massimo di tremila euro. Per fare un calcolo delle spese notarili è quindi necessario tenere in considerazione un insieme di elementi tra cui l’onorario del notaio; insomma un’operazione non sempre agevole.

Calcolare la parcella del notaio

Per quantificare la parcella si devono tenere in considerazione anche variabili che riguardano il singolo professionista e che vanno ben al di là dei costi prefissati nella transazione effettuata per l’acquisto dell’immobile. Con le liberalizzazioni della Legge Bersani nel 2007, infatti, i tariffari nazionali sono stati di fatto aboliti. Da allora gli onorari dei notai vengono decisi dai professionisti stessi. Una condizione che ha portato il “mercato” delle prestazioni professionali, cambiare velocemente, con una notevole variazione dei costi, ora diversi nelle differenti aree geografiche del nostro paese.

Uno degli elementi da tenere in considerazione, sono le determinate caratteristiche che il mercato locale presenta. In un’area nella quale i professionisti che esercitano l’arte del notaio sono molto numerosi, il costo della parcella potrebbe scendere sensibilmente mentre altre variabili sono direttamente collegabili alle condizioni del mercato immobiliare, alla cosiddetta fama del notaio, alla tipologia ed all’entità della clientela. Se vuoi risparmiare sull’onorario del notaio clicca qui. 

Risparmiare sulle spese notarili

Mediamente nell’acquisto di un’abitazione dal valore di 100mila euro, la parcella del notaio potrebbe raggiungere i 1.600 euro mentre se il valore della casa da acquistare è di 500mila, la somma da corrispondere al professionista si aggirerà sui 3.700 euro. Insomma una spesa considerevole, ma che può essere alleviata da una serie di provvedimenti. Uno dei metodi per risparmiare sulle spese notarili, è di ridurre i tempi della conclusione del contratto. E’ possibile controllare la presenza di eventuali ipoteche presenti sull’immobile attraverso delle ispezioni ipotecarie realizzabili online. Anche la documentazione catastale, con un minimo di buona volontà, può essere effettuata dallo stesso cliente recandosi all’apposito ufficio provinciale. Insomma una serie di operazioni che facilitano l’intervento del professionista e diminuiscono i costi per il cliente. A tutto ciò si può, inoltre, aggiungere la specifica richiesta degli sconti previsti per le visure catastali ed ipotecarie.

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