Dal 2013, tra gli adempimenti che ricadono sui condomini del nostro paese c’è anche quello di apertura di un conto corrente bancario o postale. Aprire un conto corrente condominiale è obbligatorio, indipendentemente dal numero di condomini con un amministratore. Quest’ultimo deve essere nominato, però, solo per gli stabili con un minimo di otto famiglie mentre per gli altri risulta, invece, del tutto facoltativa.
Con il conto corrente condominiale i condomini assicurano una corretta e trasparente gestione nel denaro individuando, con maggiore facilità, eventuali errori nella gestione dei soldi. Le varie quote corrisposte dai singoli condomini, infatti, devono essere versate obbligatoriamente su questo conto come anche le somme erogate da soggetti terzi in nome del condominio stesso. Insomma aprire un conto corrente condominiale consente una gestione ottimale dello stabile attraverso un preciso tracciamento dei movimenti in entrata ed in uscita del denaro.
Come funziona un conto corrente condominiale?
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L’apertura di un conto corrente condominiale è un preciso obbligo che ricade sull’amministratore che deve effettuare procedere all’operazione non appena avviene la nomina. L’intestazione del conto deve essere effettuata a nome del condominio mentre i costi sono suddivisi tra i vari condomini. Le offerte presenti sul mercato bancario per i condomini sono davvero tante con costi e funzionalità diverse, perciò è utile che l’amministratore mostri i vari prodotti che è possibile aprire delineandone i costi e le caratteristiche in sede di assemblea.
Con l’introduzione dell’obbligo di aprire un conto corrente condominiale, le banche hanno predisposto dei prodotti specificatamente pensati per le necessità dei condomini, perciò non è affatto difficile trovare il prodotto più adatto alle proprie esigenze. Ma quanto costa un conto corrente condominiale?
Le spese annesse al conto dipendono dalla mole di operazioni effettuate, dai servizi annessi all’operatività classica, ma soprattutto dalle unità immobiliari. La prima spesa obbligatoria è l’imposta di bollo con un costo di cento euro annuale. Si tratta della stessa quota corrisposta dalle attività economiche in quanto l’Agenzia delle Entrate considera il condominio un’entità differente dalle persone fisiche, per le quali il costo previsto è pari a 34,20 euro.
L’apertura
Per aprire un conto corrente condominiale è l’amministratore che deve presentarsi nell’istituto di credito prescelto con un documento di identità, il proprio codice fiscale ed il verbale di nomina. Dal momento dell’apertura è obbligatorio che tutti i versamenti dei condomini per le quote, ma anche per le spese straordinarie, il pagamento delle utenze o per i lavori di ristrutturazione, transitino esclusivamente su questo conto.
Le funzionalità del conto corrente condominiale devono consentire una gestione ottimale delle entrate e delle uscite del condominio. Pertanto è utile utilizzare anche libretti degli assegni, una carta di credito e magari un libretto degli assegni. Il conto corrente condominiale deve essere abilitato anche alla realizzazione ed al ricezione di bonifici con la possibilità di effettuare gli estratti conto e l’elenco dei movimenti da mostrare ai condomini, ad ogni loro richiesta.
Perché è utile aprire un conto corrente condominiale?
E’ la trasparenza a rappresentare uno dei vantaggi maggiori dell’apertura di un conto corrente condominiale oltre alla possibilità di gestire in modo semplice e veloce le somme in entrata ed in uscita del condominio. Con il conto corrente condominiale tutti possono prendere visione del resoconto delle spese, anche quelle minori che spesso potrebbero sfuggire.
Anche in caso di sostituzione dell’amministratore, chi subentra può evitare di sostituire il vecchio conto corrente condominiale cambiandone semplicemente l’intestazione. Tra i benefici è utile considerare anche la possibilità di accedere a tassi agevolati, la richiesta di un finanziamento o di un fido per la realizzazione di interventi di manutenzione o ristrutturazione con tassi di interesse particolarmente bassi riservati ai condomini di dimensioni minori.