Sempre più nelle nostre città sono arrivati distributori automatici aperti 24 ore su 24. Si trovano spesso in ambienti molto piccoli, nei centri delle città, oppure nelle periferie. Può essere una buona attività dalla quale partire?
Affittare distributori automatici può essere un’attività redditizia in Italia? Un buon investimento? Vediamo quali sono le condizioni oggi e se conviene o no.
Affittare distributori automatici: investimento iniziale
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L’affitto delle macchine è un ottimo modo per investire agli inizi. Infatti, attraverso una rete di franchising, si ottengono subito delle macchine in grado di vendere i prodotti più richiesti. Il settore dove questi strumenti si affermano di più in Italia è proprio l’alimentare. Quindi: caffé, té, bevande fresche e snack sono al primo posto della classifica.
Seguono le macchinette con gadget. La differenza tra l’acquisto di queste macchine (variabile dai 500 agli 11mila Euro ciascuna, in base alla categoria merceologica) e l’affitto è questa.
Mentre con l’acquisto, si ha la macchina di proprietà e si pagano quindi tutte le spese per la manutenzione e il rifornimento delle stesse, con l’affitto questo non avviene. Si pagheranno le utenze e l’affitto del locale, ma al rifornimento ci penserà il franchisor. Stesso discorso vale per la manutenzione.
A questo punto, il franchisor pagherà un affitto annuo fisso e una percentuale su quanto venduto. L’investimento iniziale è quindi più basso, ma si deve fare molta attenzione alla concorrenza.
Cosa si può vendere
Si possono vendere direttamente con la macchinetta le bevande. Per i gadget o altri prodotti, conviene avere una propria macchina, in modo da ottenere più di una semplice percentuale sulle vendite.
Ormai, le macchinette possono mettere in vendita qualsiasi cosa. Il problema è, ovviamente, scegliere il locale giusto e valutarne soprattutto la posizione. Se ci sono già le macchinette a un angolo di distanza, non conviene metterne altre.
Adempimenti fiscali
Per gli adempimenti fiscali, ci si deve ricordare che affittare distributori automatici è una vera e propria attività di vendita. Di conseguenza serve:
- La partita Iva con regime ordinario.
- L’iscrizione alla Camera di Commercio.
- Un bravo commercialista.
Le entrate devono essere gestite in modo efficace. In particolare, visto che è un’attività imprenditoriale in franchising, conviene sempre vedere cosa offre il franchisor. Se c’è distribuzione e supporto (anche formazione) è bene preferire un’azienda conosciuta piuttosto che un’altra.
Quindi, i contratti vanno valutati con grandissima attenzione prima di avviare l’attività. Anche vedere se la zona ha flusso di passaggio può essere un ottimo modo per capire se mettere dei distributori automatici conviene o no.
Conviene o no?
Affittare distributori automatici in generale conviene, così come dicono gli ultimi dati: gli italiani usano più le macchinette per un caffé, piuttosto che il bar. Quindi, sicuramente un’ottima base c’è, ma è necessario fare dei calcoli per capire se è davvero la scelta giusta per la propria città.
Come un negozio, si avranno tutte le spese dal punto di vista delle tasse. Di conseguenza, si dovrà essere molto scrupolosi e affidarsi a un bravo commercialista. Nel collaborare con un franchisor, si deve capire se si deve dare esclusiva a quel distributore o meno.
Il locale può essere anche piccolo, ma deve essere comunque aperto al pubblico e fare in modo che ci sia abbastanza spazio per far sì che il tutto sembri accogliente. Quindi, è bene tutelare il proprio investimento con delle telecamere.
Quindi, la concorrenza decreta se l’impresa conviene o no. All’inizio, l’affitto è un’ottima soluzione per ridurre i costi. In seguito, si potrà pensare di espandersi con delle macchinette proprie, affidando la manutenzione e la gestione a ditte specializzate.
Nelle grandi città questa attività è più interessante sotto il profilo economico, ma anche i piccoli centri possono essere attirati dalla novità.