Finanziamenti per il settore agricolo
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Sono davvero tanti i motivi che possono spingere un utente a sottoscrivere un mutuo agrario. Dall’acquisto di nuove proprietà fondiarie agli investimenti in grado di potenziare la propria attività fino al consolidamento dei debiti, oggi stipulare un finanziamento di questo tipo può risultare una scelta vitale per la propria azienda agricola.
Nonostante i mutui più utilizzati rimangano quelli per l’acquisto o per la realizzazione di un immobile, anche per il settore agricolo sono previste specifiche offerte di mutuo. Acquistare un terreno può essere un altro degli obbiettivi per chi decide di ricorrere ai finanziamenti agrari. Un investimento senza dubbio importante per gli imprenditori agricoli che intendono potenziare la propria attività.
Il mutuo agrario per l’acquisto di un terreno
Sono due le tipologie di mutuo che possono essere accese per il settore agricolo entrambi finalizzate all’acquisizione di un fondo: i mutui di tipo ipotecario e le altre forme di finanziamento come il mutuo chirografario.
E’ la presenza di un‘ipoteca a rappresentare l’elemento di differenza tra le varie tipologie di mutuo per l’acquisto di un terreno. Nel primo caso il mutuatario ha l’opportunità di ricevere una somma maggiore per il semplice motivo che sul fondo oggetto dell’acquisto verrà applicata, appunto, un’ipoteca. Si tratta di una garanzia attraverso la quale l’istituto di credito conta di recuperare la somma in prestito, in caso di mancato pagamento delle rate previste.
Nelle forme di mutuo non ipotecario, invece, la somma erogata dalla banca, ha un limite ben preciso fissato a 30mila euro. Nessun tipo di finanziamento, con un importo superiore, può essere acceso in questo caso. La restituzione della somma avviene seguendo un piano di ammortamento che non può superare la durata di cinque anni.
Insomma garanzie minori a fronte di un importo più basso ed un durata del pagamento maggiormente ridotta. Si tratta, quindi di due forme di finanziamento completamente differenti, ma che rientrano a pieno titolo nei mutui agrari.
Sono le differenti esigenze a spingere un utente alla sottoscrizione di un mutuo agrario ipotecario o per un’altra forma di finanziamento. Il limite imposto al finanziamento pari a 30mila euro è sicuramente l’elemento di maggiore importanza.
Nel caso il mutuatario abbia necessità di un somma superiore non può non scegliere il mutuo di tipo ipotecario, con la garanzie maggiori da affrontare. Ma come si stipula il contratto di mutuo agrario?
La sottoscrizione del mutuo agrario
La stipula di un finanziamento di questo tipo non si discosta dai classici mutui per l’acquisto della casa, ma con alcune differenze. E’ indispensabile presentare una serie di documenti tra cui l’atto di provenienza del terreno agricolo, il proprio contratto di lavoro, la certificazione che descriva la propria situazione reddituale e patrimoniale ed una specifica attestazione che dimostri che il terreno oggetto dell’acquisto sia un terreno agricolo.
Tante altre situazioni vanno analizzate nel caso in cui sul terreno oggetto del mutuo agrario si valuti la possibilità di realizzare la costruzione di un immobile. Ma chi può accedere al mutuo agrario?
Si tratta un prodotto finanziario rivolto, naturalmente, agli imprenditori agricoli e comunque a tutte le attività operanti nel settore dell’allevamento, dell’agroindustria e dell’agricoltura Ma sono solo i coltivatori diretti a poter beneficiare del finanziamenti con le particolari forme di agevolazioni. In sostanza, questa tipologia di mutuo, è rivolta esclusivamente alle ditte agricole sia che abbiano una forma individuale che collettiva.
La configurazione del mutuo agrario non si discosta dalla classica forma di finanziamento per l’acquisto degli immobili. Una somma erogata nella fase iniziale dovrà essere seguita da un pagamento distribuito in un piano di ammortamento dalla durata prestabilita; al pagamento della rate sarà applicato un tasso di interesse.
Anche in questo caso il mutuatario può scegliere tra il pagamento mensile, trimestrale e semestrale mentre il tasso di interesse applicato, anche in questo caso, può essere fisso o variabile. Cambia, invece, la durata del pagamento, che nel mutuo agrario, va da un minimo di sei ad un massimo di venti anni. Condizioni diverse sono riservate ai mutuatari giovani che possono accedere a tassi agevolati ed a durate maggiori, fino a trentanni.
L’ipoteca, come detto, può essere applicata sul terreno oggetto del finanziamento, ma anche sull’immobile presente nella proprietà. In quest’ultimo caso si deve trattare di una struttura comunque destinata all’attività dell’azienda e non abitativa.
Ma, in alcuni casi, possono essere richieste anche garanzie aggiuntive. Dal pegno in denaro ad una caparra iniziale fino a diritti sui prodotti realizzati dalla compagnia, sia finiti che non, ed i beni fino alle entrate future dell’azienda, gli elementi che possono essere oggetto dell’ipoteca, in un contratto di mutuo agrario, sono davvero tanti. Ma quali sono i vantaggi del mutuo agrario?
Mutuo agrario: i vantaggi e le agevolazioni
Come tutte le forme di finanziamento anche il mutuo agrario ha dei pro e dei contro significativi. La mancanza di spese notarili è sicuramente tra i vantaggi maggiori. Un’agevolazione notevole, ma destinata esclusivamente per chi accende ad un mutuo a medio termine. Anche i tassi di interesse risultano notevolmente inferiori nei mutui agrari con un risparmio notevole rispetto alle classiche forme di finanziamento.
Una specifica formula permette, inoltre, di tutelare il credito. Si tratta della cambiale agraria, un titolo di credito caratterizzato da costi notevolmente inferiori riguardo al bollo, rispetto ai classici mutui. Insomma sottoscrivere questa tipologia di finanziamento ha sicuramente dei vantaggi notevoli per il mutuatario anche grazie alle agevolazioni previste.
Le condizioni economiche che vengono applicate che i tempi per il pagamento possono essere oggetto di sconti anche notevoli. E’ l’Unione Europea che prevede specifici fondi per il settore agricolo; risorse che poi vengono erogate dai vari enti regionali e dallo Stato. Gli sconti sono applicati soprattutto per particolari categorie di mutuatari considerati svantaggiati.
Le donne ed i giovani, ad esempio, possono avere una sorta di corsia preferenziale come anche i disoccupati o i lavoratori in mobilità. Insomma soggetti più propensi all’autoimpiego che abbiano l’obbiettivo la creazione di startup o una qualsiasi attività imprenditoriale correlabile alla trasformazione dei prodotti agricoli e dell’allevamento.
Tassi agevolati e maggiore facilità di concessione del mutuo sono i punti cardini degli sconti previsti per il settore agricolo. L’erogazione non avviene solo attraverso gli istituti di credito, ma anche dai consorzi o vari enti pubblici. L’utente può scegliere se pagare un tasso di interesse variabile o fisso. Ma quali sono le banche che prevedono specifiche offerte per i mutui agricoli?
Mutui agrari: le offerte sul mercato
Come detto in precedenza, il settore dei mutui agrari rappresenta ancora una nicchia nel settore dei finanziamenti. Molti sono i mutui che prevedono, oltre all’acquisizione di un terreno o la realizzazione di un’impresa agricola, anche l’edificazione di una edificio.
Unicredit, ad esempio, offre la formula “Finanziamenti Impresa Agricola“: si tratta di una serie di prodotti che come nel caso del Prestito di Conduzione, consente di ricevere finanziamenti per le spese iniziali destinate, ad esempio, all’acquisto di bestiame, ai concimi, carburanti, il pagamento dei soci. Flexicredito Agricolo, l’anticipo del Credito del Piano di Sviluppo Rurale, il Mutuo Ipotecario Rurale sono solo alcune delle offerte dell’istituto di credito italiano.
Anche BNL offre una serie di finanziamenti per il settore. Si chiama Mutuo Agrario BNL e permette di ricevere un importo che va da un minimo di 50mila euro. Anche in questo caso l’utente può scegliere tra una rata mensile semestrale o trimestrale per un piano di ammortamento che va dai cinque ai trentanni.