Puntare sui metalli preziosi è una delle strade maggiormente praticate per accedere a forme di guadagno relativamente sicure. Investire in argento, oro o sul platino può rappresentare una scelta anche molto redditizia, ma come tutte le forma di investimenti accanto ad indubbie occasioni per ampliare le proprie risorse, esistono elementi di significativo rischio.
Sia l‘oro che l’argento sono stati considerati, fin dalle epoche più remote, gli elementi di maggiore pregio. Un emblema di potenza e di ricchezza accompagnava chi possedeva quantità maggiori di metalli preziosi. Ancora oggi, dopo secoli, i materiali rari hanno un valore di fondamentale importanza anche per determinare il valore delle varie valute.
La stabilità è quindi l’aspetto di vantaggio maggiore per gli investimenti in argento come, naturalmente, anche quelli in oro. Spesso considerato come un investimento di minore importanza rispetto al metallo giallo, anche l’argento ora è oggetto di una nuova fase di valutazione da parte degli investitori. Non più il fratello “povero” dell’oro, ora anche l’argento è nuovamente sulla cresta dell’onda. Un bene rifugio importante per gli investitori, ma anche per ambiti del tutto diversi come quello industriale.
L’aumento del valore dell’argento negli ultimi anni rende conveniente l’investimento?
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Ed è stato proprio il largo utilizzo dell’argento nel comparto produttivo, soprattutto nei paesi asiatici, a portare ad un vero e proprio boom dell’utilizzo del metallo prezioso. Una maggiore ricercatezza dell’argento significa un valore superiore: un vero e proprio boom registrato proprio negli ultimi anni. Lo sanno bene i possessori di oggetti in argento che hanno effettuato l’acquisto nei primi anni del 2000 per rivenderlo in questo periodo. Insomma un investimento redditizio come pochi quello dell’argento; ma puntare, ora, sull’argento rappresenta ancora un investimento redditizio?
Anche oggi, con il costo del metallo aumentato a dismisura, acquistare il metallo prezioso, come anche i diamanti, per rivenderlo è ancora una scelta azzeccata, ma a determinate condizioni. Accanto ad aspetti di indubbio favore negli investimenti in argento, sussistono anche elementi di rischio.
Sono tanti i modi per effettuare un investimento errato sull’argento con il rischio di perdere anche il capitale investito. Puntare sul metallo significa, infatti, effettuare un investimento che può svolgersi in tante modalità, tutte differenti e tutte con margini di guadagno e rischi diversi.
Investire in argento: i pro e i contro dell’acquisto delle monete
Come nel caso dell’oro, anche l’argento può essere acquistato sotto forma di monete. Sono le sterline in argento una delle modalità di investimento più utilizzate da chi vuole ottenere dei guadagni sulla compravendita del metallo prezioso. Utilizzato fin dalle epoche più antiche, le monete in argento rappresentano, ancora oggi, uno strumento attraverso cui i diversi stati nazionali puntano a conservare una certa quantità di ricchezza “sicura”.
Proprio la sicurezza che il valore del metallo rimanga costantemente alto negli anni ed in tutte le differenti condizioni economiche, rappresenta l’elemento di maggiore interesse in un campo, come quello finanziario, in cui la certezza del capitale investito è spesso una “chimera”.
Sono le sterline ed i dollari a rappresentare uno degli strumenti più utilizzati nel campo degli investimenti. Ben poche sono le monete che, ancora oggi, circolano in tutto il mondo. Elementi rari e sicuramente di valore che vengono ancora prodotti in due paesi, come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, dove l’importanza degli investimenti, anche in questo ambito, è ancora ben presente nella società.
Detenere una significativa quantità di monete in argento significa, però, incorrere in una serie di rischi notevoli. Il pericolo di un furto, in questo caso, è davvero concreto, soprattutto se la propria abitazione non è dotata dei mezzi necessari per garantire una sicurezza “a prova di ladri”.
Un altro fattore da tenere bene in considerazione è anche lo spazio, davvero significativo, che possono occupare delle grandi quantità di monete in argento. Anche la rivendita dei soldi in argento può riservare delle sorprese non proprio gradite.
Se l’acquisto del denaro in argento ha un costo che è quello fissato dal valore del mercato, per la rivendita delle monete, sarà proposto un prezzo notevolmente inferiore, spesso anche del 20% per il margine di guadagno che, naturalmente, l’operatore deve applicare sul bene. C’è da sottolineare, però, che le caratteristiche della moneta e l’eventuale rarità può comunque accrescerne il costo mitigandone la diminuzione del valore.
Lingotti in argento: l’investimento migliore?
Anche i lingotti d’argento sono spesso utilizzati per chi è alla ricerca di un buon investimento sull’argento. Sono tante le tipologie di lingotto che possono essere acquistati e rivenduti sul mercato.
Investire in argento attraverso i lingotti è comunque uno dei metodi più utilizzati dagli investitori. Anche in questo caso si presenta, però, l’eterno problema della conservazione degli oggetti preziosi. Naturalmente la detenzione a domicilio di questi elementi in argento, ancora più preziosi ed ingombranti delle monete, è assolutamente sconsigliata.
Gli istituti di credito e le compagnie specializzate offrono comunque dei servizi validi di stoccaggio in appositi cavò protetti. Un servizio che non è previsto, invece, per le monete in argento.
Si tratta di due metodi differenti per acquistare oggetti in argento ed investire sul prezzo di rivendita. Se le monete in argento hanno il vantaggio delle ricercatezza e della rarità per accrescerne il prezzo, d’altra parte hanno anche lo svantaggio del valore che alla rivendita, come detto, può essere notevolmente svalutato.
Comprare e rivendere delle monete in argento richiede, inoltre, una minima conoscenza della numismatica. I lingotti, invece, hanno lo svantaggio della detenzione, ancora meno pratica e del tutto sconsigliabile in una case private. Depositarli in banca risulta però un investimento di sicuro interesse visto che, così, si trasforma in bene rifugio.
In caso di crisi finanziaria o default del sistema economico nazionale le azioni, anche quelle statali, possono vedere crollare il loro valore con milioni di investitori sul lastrico. L’argento, anche in questo scenario apocalittico, ha sempre un valore intrinseco notevole e non intaccato da nessun tipo di stravolgimento finanziario.
Ma investire in argento non significa solo acquistarne, nelle varie forme indicate e rivenderlo. Una diffusione sempre maggiore sta conoscendo l‘acquisto delle azioni di compagnie impegnate nell’estrazione del prezioso metallo. Si tratta di un investimento non legato direttamente all’andamento del valore dell’argento, ma degli utili delle compagnie: un fattore, quest’ultimo, determinato anche da variabili relative all’andamento dell’economia globale e possibili crisi. Insomma un investimento che, in questo caso, non mette a riparo dai fattori esterni.