Prestiti auto nuova o usata: requisiti, costi e garanzie richieste

Prestiti auto

Acquistare un’auto nuova può rappresentare una spesa insostenibile per i ristretti bilanci della famiglie italiane. In questo caso potrebbe essere utile sottoscrivere un prestito auto, una particolare tipologia di finanziamento tesa a garantire la somma necessarie per acquistare un’auto nuova.

Si tratta di un prestito finalizzato, un finanziamento che le finanziarie dedicano specificatamente per un determinato scopo, in questo caso l’acquisto, appunto, di un’auto. Ma come funziona il prestito auto? Conviene davvero sottoscriverlo per l’acquisto di una nuova autovettura. In questa guida ci soffermeremo sulle caratteristiche dei prestiti per l’acquisto delle auto, le condizioni offerte dalle varie compagnie del settore e gli interessi che, in media, vengono applicati.

Prestiti auto:caratteristiche e condizioni

Il prestito auto è un finanziamento attraverso il quale l’istituto di credito garantisce agli utenti la liquidità necessaria per comprare un’automobile. Sono tante le condizioni che possono essere applicate dalle finanziarie in un mercato molto ampio. Il tasso di interesse, di solito, è fisso con un piano di ammortamento composto da rate costanti e predeterminato alla sottoscrizione del contratto.

Spesso il finanziamento può prevedere un periodo iniziale di preammortamento, durante il quale l’utente non deve pagare le rate.

In pratica il prestito si basa su particolari convenzioni che la banca o le finanziarie sottoscrivono con le varie concessionarie. Queste ultime provvedono ad assistere il cliente nella richiesta del prestito indirizzandole all’ente finanziatore con il quale hanno sottoscritto l’accordo. Sarà quest’ultimo a decidere o meno di concedere la somma valutando le garanzie offerte.

La somma erogata dai prestiti auto coprono una quota compresa tra l’80% e l’85% del valore della vettura, anche se non è raro trovare finanziarie in grado di garantire il 100% del costo. In genere l’importo massimo erogato è di 35 mila euro, da rateizzare in rate dalla durata variabile.

Le tipologie di erogazione sono due: la liquidità concessa dall’istituto di credito ed utilizzabile dal cliente come meglio crede, con l’acquisto dell’auto e per la copertura di eventuali spese. Si tratta di una formula particolarmente utile quando si acquista un’auto presso un privato.

Poi ci sono i prestiti finalizzati che consentono di ottenere la somma utilizzabile specificatamente per l’acquisto dell’auto.

Prestiti auto nuove ed usate

Anche l’acquisto di un’auto usata può essere oggetto di un prestito. In questo caso il limite di finanziabilità viene deciso dai listini Eurotax, il valore di riferimento per i costruttori in Europa dedicato alla valutazione delle auto usate nel Vecchio Continente.

Il piano di ammortamento per il pagamento del prestito è comunque inferiore rispetto al classico finanziamento sottoscritto per l’acquisto di un’auto nuova. In ogni caso le soglie minime rendono i prestiti per le auto poco vantaggiosi se prevedono un importo minimo.

Le garanzie

Le garanzie per ottenere un prestito auto non si differenziano da quelle necessarie per un contratto di mutuo per l’acquisto della casa. Naturalmente le condizioni si presentano come meno restrittive rispetto ai finanziamenti ipotecari non prevedendo garanzie reali.

In caso di condizioni di particolare difficoltà lavorativa del richiedente o di un contratto lavorativo iniziato da poco l’istituto di credito potrebbe richiedere la presenza di un garante, una persona che possa garantire il corretto pagamento delle rate in caso di difficoltà del richiedente.

Prestiti auto a tasso zero

Esistono i prestiti auto a tasso zero? In realtà i tanto reclamati finanziamenti a tasso zero prevedono un TAN nullo, ma non il TAEG (leggi in questa guida le differenze tra TAEG e TAN). Solo il TAEG rappresenta realmente il valore dei costi applicati alle rate del finanziamento.

Si tratta di un valore che comprende le spese di incasso della rata, il bollo e magari le polizze da affiancare al prestito. Insomma anche se il TAN è uguale a zero, il TAEG potrebbe avere un certo peso.

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